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03/02/2014, 23:47

L’uomo della Sindone…patì sotto Ponzio Pilato

Una copia fedele del Sacro Sudario è attribuita a Chiauci (Is)

La Sacra Sindone è stata dichiarata degna di venerazione perché ci parla della passione di Cristo riproducendone i traumi e le ferite inflitte al suo corpo. La Sindone, infatti,  è un telo di lino lungo 4,40 mt e largo 1,13 mt sul quale  sono impresse due immagini (frontale e dorsale) di un corpo umano che è stato torturato, con ferite visibili sul polso sinistro, sui piedi e sul lato destro del petto.

La storia della Sindone non è oggettivamente documentata. Guerre, incendi e calamità naturali hanno distrutto numerose prove. Nel 544 è documentata la presenza a Edessa (Turchia) di un telo raffigurante il volto di Gesù, ma nel 944 Edessa verrà saccheggiata dalle truppe bizantine e il Sudario verrà  tratto in salvo e portato a Costantinopoli dove rimarrà fino al 1204, anno in cui un nuovo saccheggio farà perdere le tracce di questa preziosa reliquia per circa due secoli.

Ricomparirà a Lirey in Francia nel 1353 per mano di Goffredo Charny, ma su come sia arrivata in Francia e da dove è ancora un’enigma che appassiona molti storici. Una pista partirebbe da Costantinopoli all’Inghilterra attraverso i Templari.  Ma proseguiamo per il cammino intrapreso.

Nel 1506 Papa Giulio II concederà  il culto liturgico e pubblico della Sacra Sindone. Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre del 1532 un incendio distruggerà la cappella raggiungendo la teca d’argento che conteneva il telo piegato in 48 parti, bruciandone un angolo. Dopo due anni le suore clarisse di Chambery ripareranno  con nuova stoffa i numerosi ‘ buchi’  che si sono prodotti nell’incendio, ma il telo riporterà per sempre il segno  di quella notte…

La Sindone rimarrà a Chambery fino al 1578 quando, Emanuele Filiberto con il pretesto di ‘accorciare’ il pellegrinaggio di San Carlo Borromeo, la  trasferirà provvisoriamente a Torino.

Nel 1694 i duchi di Savoia faranno costruire  una  cappella nella quale  verrà posta la Sindone dove resterà fino  al 1995 anno in cui inizieranno i restauri alla  cappella.

Nella notte tra l’11  e il 12  aprile 1997 un incendio spaventoso danneggerà  il Duomo di Torino e solo l’abnegazione e la tempestività dei vigili del fuoco riusciranno a trarre in salvo la Sindone.

Il 1°aprile 2010 i ‘Cavalieri della Spada e del Silenzio della Regina Caterina Cornaro di Cipro’ – discendenti dei Templari – hanno donato alla Cattedrale di Chambery, una copia in tela della Sacra Sindone, uguale a quella che dalla Saint-Chapelle arrivò a Torino il 14 settembre 1578.

Una seconda copia fedele del Sacro Sudario, da Agosto 2013 è attribuita a Chiauci  (Is) nella chiesa del Rosario.  Il telo è stato donato da Arnaldo Di Lonardo, Cavaliere dell’Ordine dei Cavalieri della Spada e del Silenzio, in memoria della moglie Nerina e di tuttii chiaucesi lontani dal luogo natìo.