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01/02/2014, 01:48

La solitudine dell'ape

La moria delle api non è un problema solo per gli agricoltori e i consumatori di miele, ma ci avvisa che la vita su questo pianeta è in pericolo, per non parlare del clima e delle catastrofi naturali che si stanno verificando, si sono verificate e ahimè, si verificheranno. Non è pessimismo ma concretezza della realtà dove il desiderio di un mondo migliore resta pura utopia. E si sa qual è il bandolo della matassa per sbrogliare questa situazione che ci attanaglia: è l’uomo.  Ma torniamo alle api. Il 70% dell’alimentazione umana dipende dall’impollinazione. E oggi, a causa delle monocolture e dell’utilizzo sempre più spietato dei pesticidi che risultano essere sempre più persistenti e tossici, si registra un ‘crac’ ecologico-alimentare.  “L’Europa ha solo due terzi delle colonie di api di cui avrebbe bisogno”, dichiarano gli autori dell’ultimo studio pubblicato da Plos One (una rivista internazionali di scienziati e medici). Nella metà dei 41 paesi studiati, tra cui Francia, Germania, Regno Unito e Italia, non ci sono abbastanza api per impollinare correttamente i raccolti. Stiamo andando verso una catastrofe, già annunciata dagli eventi che scorrono quotidianamente attraverso i mezzi di comunicazione. Ed è qui che entra in scena l’uomo (sapiens…una volta, ora stultus) che sceglie come coltivare, cosa acquistare, di cosa nutrirsi. L’ape, con la sua struttura sociale non produce per il presente ma per il futuro, dandoci una lezione di vita che dovremmo essere pronti a raccogliere.

La solitudine dell’ape, un dramma ambientale portato in scena dall’attore Andrea Pierdicca con l’accompagnamento della  band etno-rock Yo Yo Mundi, sta preoccupando molto l’Autorità europea per la difesa della salute alimentare. Lo spettacolo teatral-musicale  rivolto alla lotta internazionale per la messa al bando definitivo dei pesticidi neonicotinoidi, è sostenuta da GREENPEACE, SLOW FOOD, AIAB (ASSOCIAZIONE ITALIANA AGRICOLTURA BIOLOGICA), e UNIONE APICOLTORI (UNAAPI). Uno spettacolo che, seguendo il volo di questo piccolo insetto, parla di noi e del nostro rapporto con la natura.

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Franca Nocera