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10/07/2014, 21:24

Sul ponte abruzzese sventolano 147 bandierine del gusto

I ‘coglioni di mulo’ a rappresentanza delle specialità abruzzesi

Sono ben 147 le bandierine del gusto della tavola abruzzese, le specialità ottenute secondo regole tradizionali, protratte nel tempo per almeno 25 anni. A darne notizia è la Coldiretti, che, ieri a Roma, in occasione dell’assemblea nazionale, ha tracciato la mappa italiana della speciale classifica del patrimonio enogastronomico del Belpaese, sulla base della revisione 2014 dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali, pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 20 giugno. Si tratta di 4813 bandierine del gusto, di cui 147 abruzzesi. Rispetto allo scorso anno, in Abruzzo le specialità regionali sono rimaste praticamente invariate, distinte in sette tipologie di prodotti: bevande analcoliche, distillati e liquori tra cui spiccano la ratafia, la genziana e la centerba; le carni come porchetta, arrosticini e ventricina vastese e teramana, ma anche l’annoia e il tacchino alla neretese; formaggi come pecorino e scamorza, caprino abruzzese e caciofiore; grassi come l’olio agli agrumi; prodotti vegetali come patata turchesa, peperoncino e il più diffuso pomodoro a pera ma anche il tondino del Tavo e il tartufo d’Abruzzo; le paste fresche e i prodotti della pasticceria come il prelibato fiadone dolce e i ravioli di ricotta dolci, le scrippelle e il parrozzo; i prodotti della gastronomia come le pallotte cacio e ove, le sagne a pezze e la trippa alla pennese; le preparazioni di pesce come la scapece diffusa soprattutto nella zona vastese; i prodotti di origine animale come il miele di santoreggia e il lattacciolo.

Un paniere gustoso e variegato rappresentato, nell’ambito dell’assemblea di Coldiretti, dalla Mortadella di Campotosto, meglio conosciuta come coglioni di mulo, salume prelibato di origine aquilana, la cui paternità è stata inizialmente rivendicata da Amatrice in virtù del suo dominio medievale su Campotosto. La tipica mortadella, nella fattispecie prodotta dall’azienda agricola La Mascionara di Rinaldo D’Alesio di Campotosto, è stata scelta per l’incontro di ieri per rappresentare il patrimonio di specialità abruzzesi. ‘Risultati ottenuti dal lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari’, come ha affermato il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo . ‘La grande diversità delle eccellenze agroalimentari, alla vigilia delle ferie estive, sarà sicuramente una forte attrazione per chi deciderà di visitare il centro Italia, con particolare riferimento alle montagne e al mare  - sottolinea la Coldiretti Abruzzo - ed il richiamo delle tradizioni agroalimentari è sentito sia  dal turista italiano che straniero’.  ‘Semmai -  aggiunge la Coldiretti -  il timore è che tali prelibatezze perdano il contatto con il territorio se prodotte partendo da materie prime non italiane, e in questo caso l’etichettatura di origine è indispensabile. Al momento  l’unico modo per essere sicuri della tipicità di ciò  che mangiamo consiste nell’ accorciare la filiera privilegiando l’acquisto dei prodotti direttamente dalle aziende agricole’.   

All’assemblea nazionale di Coldiretti erano presenti per l’Abruzzo il presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, il direttore regionale Alberto Bertinelli e i presidenti provinciali Chiara Ciavolich (Pescara), Sandro Polidoro (Chieti) e Silvana Verdecchia (Teramo).

 

BANDIERE DEL GUSTO:  TOSCANA LEADER, SUL PODIO CAMPANIA E LAZIO

Regione

Specialità (*)

Toscana

463

Campania

429 (+42)

Lazio

386 (+2)

Veneto

371

Emilia-Romagna

356 (+49)

Piemonte

341

Liguria

295

Calabria

269

Lombardia

246

Sicilia

235 (+1)

Puglia

233 (+1)

Sardegna

184 (+3)

Molise

159

Friuli-Venezia Giulia

156 (+3)

Marche

152 (+2)

Abruzzo

147

Trentino

107 (-2)

Alto Adige

92

Basilicata

90 (+13)

Umbria

70 (+1)

Val d’Aosta

32

Totale

4813 (+115)

Fonte: Elaborazione Coldiretti

 

 

a cura della redazione