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30/08/2013, 18:30

Il caseificio Di Nucci di Agnone (Is) sbarca su Slow Food

Una tradizione di famiglia, nel passato e nel futuro. In Molise, Franco Di Nucci lavora ancora la pasta filata secondo la migliore tradizione. E i suoi figli non sono da meno.

Ad Agnone, nel cuore dell'Appennino Molisano, Franco Di Nucci - 59 anni compiuti lo scorso giugno - è casaro da nove generazioni. Di padre in figlio, nella sua famiglia, non è mai mancato l'amore per la lavorazione delle paste filate: caciocavallo e stracciata, soprattutto. Franco sarà a Cheese dal 20 al 23 settembre e oggi ci racconta la sua storia e la storia dei formaggi Di Nucci, che lui ama definire "formaggi archeologici".

«Sono nato nel 1954 a Capracotta, il più alto comune dell'Appennino centro-meridionale, ma ho trascorso la mia adolescenza ad Agnone, la città delle campane, in Alto Molise. È qui che sono tornato alla fine degli anni ‘70, dopo gli studi universitari in storia e filosofia svolti a Napoli, alla scuola di Benedetto Croce. Ad Agnone ho rincontrato Rosetta, una passione giovanile del liceo, anch'ella tornata dagli studi fuori regione. Decidemmo di restare a vivere fra le montagne dell'Appennino molisano e di mettere su famiglia. Mio padre "Mastro" Antonio, casaro di antica famiglia capracottese, aveva deciso di chiudere il suo storico caseificio, avendo indirizzato mio fratello e le mie sorelle verso "le professioni". "Meglio cambiare, questa non deve essere la vita dei miei figli", sosteneva: lavoro duro, troppo duro tutti i giorni della settimana, anzi, dell'anno, a cagliare il latte appena munto e raccolto nelle masserie dell'agro agnonese (all'epoca non erano ancora in uso nella nostra realtà i conservatori alla stalla)».

«Appena rientrato, era da qualche giorno che aiutavo mio padre nella produzione dei formaggi. Mia madre non stava tanto bene e avrebbe lasciato già da quel periodo il suo impegno lavorativo nel caseificio.  Per noi, del resto, anche se indirizzati agli studi, è sempre stata una tradizione quella di imparare a far formaggi da piccolini, per poi dare una mano nei periodi di bisogno al lavoro della famiglia. Anche per i miei figli è successo lo stesso. Quel giorno delusi mio padre. Gli dissi: "Papà, io vorrei continuare questo lavoro... voglio restare a vivere qui, amo troppo questo posto, questi ambienti, questa cultura...preferisco impegnarmi a dare il mio contributo per salvare il triste destino di spopolamento della nostra area". Mastro Antonio protestò, ma poi mi aiutò a mettere su un'azienda casearia un po' più strutturata. Il successo è stato immediato, e la combinazione tra esperienza ed entusiasmo giovanile ha dato subito grandi risultati. La realtà ha dimostrato che un'antica storia, se innestata e rinsanguata, può dare molti frutti e conquistare ambienti molto più vasti, a livello nazionale ed internazionale».

«Il nostro Caseificio ha vissuto un momento un po' delicato negli anni ‘90, quando la normativa europea voleva imporre la pastorizzazione del latte per la trasformazione casearia. Partecipai in qualità di produttore ai tavoli di lavoro per la compilazione dell'Atlante dei prodotti tipici della Regione Molise. Furono proprio i documenti custoditi nell'archivio del Caseificio Di Nucci a permettere di "salvare"i formaggi a latte crudo del Molise. Quei documenti provarono la storicità della produzione, permettendo alla cultura degli antichi formaggi molisani di sopravvivere e proseguire».

«Questo è il nostro primo anno da espositori a Cheese. Siamo emozionati, abbiamo sempre e solo partecipato come visitatori. Tutti i miei figli mi danno una mano. Antonia si occuperà di far conoscere la storia dell'azienda e di organizzare eventi culturali. Francesco studia da tecnologo alimentare (si occuperà di qualità e produzioni). Serena, laureata in economia aziendale, sta terminando la specialistica presso l'Università di Scienze Gastronomiche e sta già dando le sue competenze in azienda. Sta preparando una tesi sulle "donne del latte".

Il mio sogno è quello di continuare per molte generazioni ancora questa bella storia italiana e alto molisana. Auguri alla montagna, auguri alla zootecnia, auguri ai formaggi, quelli buoni puliti e giusti che costituiscono un grande valore della gastronomia e della cultura italiana!».

Oggi il Caseificio Di Nucci è una piccola azienda con una quindicina di dipendenti. Il caseificio rifornisce alcune delle migliori gastronomie nazionali e ristoranti italiani ed europei. Le produzioni avvengono sempre e solo con metodiche tradizionali, con l'utilizzo di strumenti di legno e solo con latte di alta qualità esclusivamente di produzione locale (la montagna di Agnone e Capracotta), conferito da quegli stessi produttori che già lavoravano con i genitori di Franco Nucci. consolidato e su un profondo rispetto per il lavoro di questi allevatori eroici.

Il Caseificio inoltre è un museo dell'arte casearia a pasta filata. È possibile visitare i locali di produzione, i locali di stagionatura e il Museo Massaro Giovanni Di Nucci. Attrezzi antichi, documenti, libri, piante, dipinti raccontano la storia della famiglia e della pastorizia dell'Italia Meridionale. È possibile prenotare degustazioni guidate.

Potete trovare il Caseificio Di Nucci in Piazza Carlo Alberto - BI44!

 

http://www.slowfood.it/resistenzacasearia/ita/94/franco-di-nucci-caseificio-di-nucci-italia

a cura della redazione