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Dal Giappone a Schiavi di Abruzzo partendo da Castelguidone
La ventricina made in Japan da Giuseppe Sabatino di Castelguidone (Ch) ed ‘importata’ da Davide Fabiano di Roccaspinalveti (Ch)
Quando l’amore per la propria terra, la salvaguardia delle tipicità locali e il desiderio di far conoscere le peculiarità abruzzesi oltrepassano i confini e si esprimono a Tokyo. Ed è quello che ha fatto Giuseppe Sabatino , abruzzese doc e titolare di un ristorante in Giappone. Il suo forte attaccamento all’Abruzzo e la conservazione dei sapori ma soprattutto la nostalgia della ventricina, gli hanno permesso di produrre il prelibato salume essendo complicato importarlo dall’Italia. Le carni che utilizza appartengono a maiali simili a quello nero autoctono abruzzese, i kurobuta pork, i maiali più pregiati in Giappone. L’utilizzo del finocchietto selvatico raccolto sulle montagne di Schiavi di Abruzzo, il peperoncino nostrano conferiscono alla ventricina quella gustosità molto apprezzata e ricercata dai clienti del suo ristorante giapponese. E qui entra in scena Davide Fabiano, giovane cuoco presso l’ambasciata italiana a Tokyo ed ex allievo della scuola di Villa Santa Maria (la patria dei cuochi) che fra milioni di persone che popolano Tokyo , ha incontrato Giuseppe Sabatino, un suo conterraneo. Da questa amicizia è nata l’idea di far conoscere questa ventricina in Abruzzo e che ha visto in Davide Fabiano il tedoforo per un tratto decisamente lungo,circa 9800 chilometri. Si attende ora l’analisi gustativa e il giudizio da parte di esperti produttori locali.


