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02/08/2013, 11:22

Dal Giappone a Schiavi di Abruzzo partendo da Castelguidone

La ventricina made in Japan da Giuseppe Sabatino di Castelguidone (Ch) ed ‘importata’ da Davide Fabiano di Roccaspinalveti (Ch)

da sx Francesco Bottone , Davide Fabiano

Quando l’amore per la propria terra, la salvaguardia delle tipicità locali e il desiderio di far conoscere le peculiarità abruzzesi  oltrepassano i  confini  e si  esprimono a Tokyo. Ed è quello che ha fatto Giuseppe Sabatino , abruzzese doc e titolare di un ristorante in Giappone. Il suo forte attaccamento all’Abruzzo e la conservazione dei sapori ma soprattutto la nostalgia della ventricina,  gli hanno permesso di produrre il prelibato salume  essendo complicato importarlo dall’Italia.  Le carni  che utilizza  appartengono a maiali simili a quello nero autoctono abruzzese, i kurobuta pork,  i maiali più pregiati in Giappone. L’utilizzo del finocchietto selvatico raccolto sulle montagne di Schiavi di Abruzzo, il peperoncino nostrano conferiscono alla ventricina quella gustosità molto apprezzata e ricercata dai clienti del suo ristorante giapponese. E qui entra in scena Davide Fabiano, giovane cuoco presso l’ambasciata italiana a Tokyo ed ex allievo della scuola di Villa Santa Maria (la patria dei cuochi) che  fra milioni di persone che popolano Tokyo , ha incontrato  Giuseppe Sabatino,  un suo  conterraneo. Da questa amicizia è nata l’idea di far conoscere  questa  ventricina in Abruzzo  e che ha visto in Davide Fabiano il tedoforo per un tratto decisamente lungo,circa 9800 chilometri.  Si attende ora l’analisi gustativa e il giudizio da parte di esperti produttori locali.

 

Franca Nocera