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23/07/2013, 12:50

Così la riserva di Pesche ha ospitato musica e tradizione in occasione del 1° trofeo del boscaiolo

“Volevamo portare un po’ di persone in montagna, qui su, a Pesche di Isernia e ci siamo riusciti!” questo è stato il commento di Nicola Virginillo a seguito della Festa della Montagna organizzata dalla Pro-Pesche e dall’Asd Running Pentria.

Salire su in montagna, in località Fonte Majuri, non è affatto facile; una serie di curve strette ed una forte pendenza mettono a dura prova le capacità di una qualunque autovettura tuttavia, seguendo il vecchio proverbio che recita “chi va piano, va sano e va lontano”, la vetta è raggiungibile. Arrivati lì su, ci siamo trovati davanti ad uno spettacolo dal sapore molisano. Nel bel mezzo di una riserva naturale sorge un’area picnic ben tenuta  dal nucleo forestale locale, che ospita tavolini in legno, una grossa fontana in pietra dalla quale sgorga acqua gelida e, perfino, dei servizi igienici nascosti in una piccola e rustica baita in legno. Il vasto piazzale è circondato interamente da verdi montagne dalle quali spuntano qui e lì qualche roccia tipica delle terre selvagge del Molise. Non finisce qui! Si intravede, infatti, anche uno scorcio di civiltà poiché affacciandosi da un terrazzamento si può godere della vista della vallata che scivola prima su Pesche, arroccata sulla montagna rocciosa, e poi sulla cittadina di Isernia.

Questa è stata la location della Festa della Montagna che ieri ha raggiunto la V^a edizione. Come renderla speciale? Questo era l’interrogativo dello staff che ha trovato risposta organizzando una gara di boscaioli che ha visto ben 9 partecipanti.
Le prove, che i concorrenti dovevano sostenere, erano tre; la prima consisteva nell’abbattere un tronco facendo in modo che il taglio fosse effettuato in modo tale da colpire un palloncino arpionato al terreno. Il secondo test ha visto gli aspiranti vincitori ‘sramare’ un tronco seguendo un ordine preciso, che il giudice spiegava ad ogni concorrente. È  stata, però, la terza prova a mettere in difficoltà maggiormente i partecipanti: il taglio di una’ fetta ‘di arbusto facendo si che questa pesasse il meno possibile.

La gara, ad ogni modo, è stata solo una parte della domenica di ieri; numerose presenze sono pellegrinate, per così dire, sul pendio di Pesche. La Pro-Pesche (che ha dimostrato avere uno staff fatto, per la maggior parte, di intraprendenti giovani) a tal proposito aveva adibito uno stand presso il quale è stato possibile deliziarsi con ‘Sagne e Fagioli’,  arrosticini,  melone. Non è mancata  la musica dal momento che un simpatico gruppo Folk ha raggiunto la riserva nella tarda mattinata riempiendo la foresta circostante di quella musica che riconosceremo ovunque, le canzoni tipiche molisane che sono parte del nostro retaggio culturale.

Ciò a cui Terra&Cuore ha assistito ieri è stata una vera e propria sorpresa; si tende a pensare alla montagna come un elemento tipico dell’alto Molise e, invece, non è così;  l’altezza di questi colli ,  il rispetto per loro fanno parte della storia, delle  tradizioni. Quanto accaduto  dimostra che  la montagna è ancora oggetto di festeggiamenti e nuove tradizioni si affacciano sul patrimonio culturale per onorarla e consacrarla. Ieri dunque la fusione tra tradizione, natura e modernità è stata inevitabile e ha sortito effetti che si spera incontreremo più spesso.

 

Giovanni Giaccio