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Angeli, demoni e colori nel Carnevale estivo di Castiglione Messer Marino
Grande partecipazione per l’incontro di Maschere e Tradizioni

L’associazione culturale ‘ Lu Pulgenella’ di Castiglione Messer Marino, anche quest’anno ha dato vita arcaica al paese, attraverso l’incontro di Maschere e Tradizioni, un gemellaggio con altri luoghi d’Italia che celebrano questo evento, scambiandosi , vicendevolmente, inviti. Ma si tratta di luoghi dell’entroterra, di luoghi agropastorali che rientrano nel filone degli antichi carnevali montani ed appenninici. Il carnevale rappresenta il caos creativo inteso come rinnovamento cosmico e rigenerazione della natura, nel quale il malessere accumulato nell’anno, viene eliminato attraverso pratiche rituali e comportamenti collettivi esorcizzanti, come auspicio per una nuova e prosperosa annata. Le maschere evocano le entità sotterranee, i demoni, il mondo dei morti, mentre i cappelli conici, l’abito bianco , i campanelli rappresentano il legame con il mondo sotterraneo ma nell’ottica di esorcizzare tutto ciò che di negativo è stato in superficie.
La tradizione del carnevale appenninico è un momento centrale nella vita delle genti montane e contadine perchè evocava, anticamente, il momento della catarsi e della rigenerazione dopo le gelate invernali. Studi antropologici attribuiscono al Pulcinella una figura centrale, quella di maestro di cerimonia, colui che annunciava il corteo, che accompagnava le maschere. Sembrerebbe che non ci siano testimonianze della nascita di questa maschera, solo alcune foto del 1959, ma una sciarpa tricolore pervenuta dall’America ad opera di un carcerato italiano e risalente fine ‘800 potrebbe essere considerata , secondo il presidente dell’associazione Mariano Di Stefano, il precursore di tutte le componenti della stessa. Altro simbolo del carnevale sono le campanelle, dette ‘suonagliere’ ben evidenti sul costume di pulgenella che non solo allontanano gli spiriti ma si usavano e si usano per gli animali essendo una civiltà agropastorale e, nel passato, andavano ad adornare i muri della casa dello sposo per cacciare gli spiriti maligni, quando la sposa si presentava con il corredo.
Il carnevale era l’unico giorno dove i contadini si concedevano il ‘lusso’ di capovolgere tutto: uomini che si travestivano da donne, il padrone che diventava servo e il servo padrone, dove era possibile deridere i potenti. Da qui il carattere irriverente del carnevale. Era comunque tutto un mondo che ruotava solo intorno agli uomini.
Emozionante, colorato e partecipativo è stato l’incontro di Maschere e Tradizioni che si è tenuto il 4 agosto a Castiglione Messer Marino e che ha ospitato i gruppi Pustje di Rodda (Ud), Blumarj di Montefosca (Ud), Zann di Acquasantaterme (Ap), Zite di Letino Campania (Ce), Maschere di Tricarico (Mt).Tutti insieme con un unico filo conduttore, rivivere il passato facendo conoscere le tradizioni di altri luoghi e salvaguardarle. E non è poco!