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10/10/2015, 17:14

Tutti in classe con la solina e la mortadella

L’avvicinare i giovani alla terra, condurli alla conoscenza attraverso le tradizioni valorizzando il proprio territorio, parte anche dalle scuole dove gli alunni possono vivere in prima persona le fasi di produzione e lavorazione sia teoriche che pratiche attraverso workshop ed iniziative il cui unico filo conduttore è quello della sana alimentazione quale risultato di una produzione in casa propria.  Lo hanno fatto  le imprese agricole di Coldiretti e Campagna Amica  ieri,  9 ottobre,  nell’ambito del Festival delle Terre d’Abruzzo, nel museo delle genti d’Abruzzo a Pescara: 4 workshop per studenti e appassionati di tipicità.

Quattro laboratori pratici  per raccontare  la storia e le tradizioni agroalimentari abruzzesi :“Dal latte alla giuncata” sulla storia e tecnica di lavorazione dei formaggi a pasta filata a cura dell’azienda agricola Vincenzo D’Annunzio; “Dal chicco al pane” sul grano Solina a cura dell’azienda agricola di Simonetta Vadini; “ La mortadella di Campotosto” a cura dell’azienda agricola La Mascionara; infine il "Laboratorio sugli oli extravergine" a cura del Frantoio Hermes. “Le imprese hanno raccontato  attraverso l’operatività un territorio e le sue eccellenze suscitando la curiosità degli studenti e degli appassionati che hanno partecipato alla manifestazione – spiega Alberto Bertinelli direttore Coldiretti Abruzzo. “Un modo semplice ma di sicuro effetto per far toccare con mano la storia e le tecniche di lavorazione delle produzioni abruzzesi tipiche e per ribadire l’importanza del cibo in una società come la nostra. Un’iniziativa che tende a sottolineare anche l’importanza  della filiera corta e dei vantaggi ad essa legati”.

 

Non era lontano dal vero il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, quando nel 1862 predicava l'inscindibile unità tra psiche e corpo, per cui per pensare meglio dobbiamo alimentarci meglio, culminata in una frase sempre più citata  -  anche a sproposito  -  ai giorni nostri:  ‘l'uomo è ciò che mangia’.

Franca Nocera