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L’elisir d'Abruzzo: La Ratafia (Pax rata fiat!)
a cura di Anna Sonia Del Ciotto (da 'Terra e Cuore' 2007)

La ratafia, o rataffia o ratafiat, è un tipico liquore dell’Abruzzo prodotto utilizzando vino Montepulciano, amarene, zucchero e alcool, ingredienti che possono variare nelle proporzioni in base alle ricette tramandate di generazione in generazione. Qualcuno lo ha definito l’elisir d’Abruzzo, Gabriele D’Annunzio ne apprezzava il gusto forte e dolce nello stesso tempo e ne decantava le proprietà afrodisiache. Nel 1868 lo scrittore teramano Alessio de Berardinis ne parla in “Ricordi sulla maniera di manifatturare vini e liquori” e spiega che “ il nome… gli fu dato da quell’uso che anticamente avevano gli ambasciatori delle potenze belligeranti quando trattavano della pace ad una lieta mensa, di bere questo liquore e di pronunciare quelle semplici parole latine Pax Rata Fiat ”. La tradizione popolare abruzzese vuole che la ratafia fosse offerta dai notai alla conclusione della stipula di accordi commerciali e atti notarili o legali. Dopo la stretta di mano, il notaio pronunciava la frase “pacta rata fiat”. Alcune brave massaie abruzzesi mantengono vive le tradizioni e producono tutt’ora la ratafia in casa: la signora Iole Piattelli di Francavilla al Mare (CH) ci ha rivelato la sua ricetta semplice e genuina ma molto particolare perché invece del frutto utilizza le foglie della pianta di amarena.
INGREDIENTI
120 FOGLIE DI AMARENA BEN LAVATE E SGOCCIOLATE
1 LT DI MONTEPULCIANO DOC
½ KG DI ZUCCHERO
300 GR DI ALCOOL A 90°
Preparazione: Lasciar macerare le foglie nel vino per 48 ore. Filtrare l’infuso ottenuto e portarlo ad ebollizione assieme allo zucchero per circa 15 min. Lasciar raffreddare , aggiungere l’alcool e imbottigliare.
La ratafia è un liquore dal gusto dolce e piacevole, con una gradazione alcolica variabile a seconda della tecnica di produzione. E’ normalmente consumato giovane per apprezzarne maggiormente i caratteristici odore e sapore di amarena. Ma, conservato in frigorifero e possibilmente al riparo dalla luce che ne brunisce il colore, rimane buono anche nel tempo. Viene bevuto a fine pasto, accompagnato da dolci.