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‘Yes’ - il biscotto di nicchia

Questi biscotti sono una specie di dure gallette dolci e l’ingrediente principale è il mosto cotto. Si prelevava la quantità di mosto, lo si poneva in un paiolo di rame nel camino e dopo molte ore di bollitura, rimestando pazientemente, quando il liquido era ridotto ad un terzo, era pronto il mosto cotto. Si metteva un po’ di farina su una spianatoia, si aggiungeva il mosto ancora bollente, un po’ di veloce manualità, una breve attesa per la cottura ed i biscotti erano pronti. Si masticano lentamente data la compattezza della loro pasta dalla quale, all’improvviso, si sprigiona un bouquèt di aromi.
(Alla fine della seconda guerra mondiale, a Macchia Valfortore (Cb), quando arrivarono gli americani, i macchiaroli li accolsero offrendo loro i biscotti al mosto cotto rivolgendosi così: “u vo u vscott” e i soldati rispondevano “yes yes”, e fu così che yes oggi, yes domani, a questi biscotti è rimasto il nome di “yes”.)
Ingredienti e preparazione
Farina, mosto cotto, olio (facoltativo), un pizzico di zucchero.
Formare una fontana di farina sulla spianatoia, aggiungere un piccolo bicchiere di olio e il mosto cotto (ben caldo), quanto basta per impastare tutta la farina. Lavorare l’impasto che deve risultare morbido e compatto. Una volta ben amalgamato, formare dei panetti e, mentre si inizia a stendere con il mattarello il primo, far riposare tutti gli altri coperti con uno strofinaccio appena umido. Dalla lavorazione dei panetti si ricava una sfoglia di circa 1 cm. Tagliare la sfoglia in strisce di circa 5 cm., ed ogni striscia tagliarla a losanghe di circa 3-4 cm dando cosi una forma romboidale. Mettere su una teglia unta ed infornare per 15-20 minuti in forno ben caldo. Chiaramente il colore scuro è dato dal mosto cotto ed appena sfornati risultano un po’ morbidi ma poi, pian piano, asciugandosi, diventano duri.