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12/12/2016, 19:54

A tavola con le ferratelle natalizie abruzzesi

Uno dei dolci più famosi realizzato ancora oggi secondo l'antica tradizione dolciaria abruzzese sono le ferratelle, cialde cotte all’interno di un “ferro”, appena incavato e a doppia piastra, che imprime una caratteristica forma, solitamente rettangolare, tondeggiante o a ventaglio,  ma anche a fiocco di neve, contrassegnata dalla forgiatura in rilievo con la tipica trama a rombi o cancello.

Morbide o croccanti, farcite con marmellata o ricoperte da zucchero a velo sono dolci che venivano offerti agli invitati a casa della sposa,  in occasione del pre-matrimonio, quindi un dolce per le feste che ben si inserisce in un contesto natalizio soprattutto se prende la forma di fiocco di neve. Lo strumento utilizzato per la cottura è una piastra che fa la sua apparizione già nel ‘700 un periodo storico in cui questo arnese in ferro con la doppia piastra e i manici venivano forgiati dai fabbri su commissione delle spose delle ricche famiglie abruzzesi, le quali facevano incidere  lo stemma del casato o le loro iniziali. “Lu ferre”, così personalizzato, costituiva infatti la dote che le giovani ragazze portavano al marito.

In Abruzzo vengono chiamate anche pizzelle, cancellate, catarrette e neole in quanto l’appellativo varia da zona a zona, cosi come anche la ricetta. Ad Ortona si chiamano pizzelle e non prevedono il lievito Come ripieno  si usa un composto detto "scrucchiete" , marmellata di uva momtepulciano condita con mandorle abbrustolite e tritate, succo e buccia d'arance, cacao amaro e un po' di mosto cotto. Una bontà!

Ricetta soft per 15 ferratelle


– 3 uova
– 3 cucchiai di zucchero
– 3 cucchiai di olio evo
– 1 limone grattugiato
– ½ cucchiaino lievito in polvere
– 3 cucchiai abbondanti di farina ‘00 

Uno spumante brut ben si accompagna alla ferratella

Secondo la tradizione abruzzese, si narra che i giusti tempi di cottura delle cialde si debbano calcolare recitando una preghiera per ogni lato delle ferratelle: il tempo di un Ave Maria da una parte e di Padre Nostro dall’altra per far sì che i dolci siano perfettamente pronti.

 

Franca Nocera