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Voccarusc mpanicc, un piatto dell’antica cucina molisana
Un piatto raro ed introvabile quello della Voccarusc mpanicc, ma non per il cuoco Michele Sozio che ha messo il proprio talento al servizio della tutela e valorizzazione delle tradizioni culturali gastronomiche del suo Molise. Un atto di generosità che sta consentendo a pietanze ormai quasi scomparse di rimanere vive non soltanto nella memoria ma anche sulla tavola, quella del magnifico ristorante L’Elfo di Capracotta (Is)
Questa pietanza trae le sue origini dalla transumanza - spiega Sozio - durante la quale poteva essere realizzata in quanto richiede ingredienti poco deperibili che i pastori potevano conservare e trasportare anche per parecchi giorni, oltre agli orapi che raccoglievano lungo il tratturo”. Ingredienti come la miscischia, carne di pecora disossata , salata ed essiccata ed introvabile (oggi sostituita con la pancetta), nonché gli orapi, altrimenti detti Buon Enrico, spinaci selvatici che si possono trovare principalmente intorno agli stazzi, ricoveri delle pecore, da primavera inoltrata fino a luglio.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di orapi
400 g di pane raffermo
200 g di miscischia (pancetta)
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Cuocere gli orapi in acqua bollente, salare e scolare parzialmente tenendo da parte l’acqua di cottura in eccesso. Aggiungere alla verdura il pane raffermo spezzettato, girare e pestare affinché diventi un impasto morbido ed omogeneo: se necessario aggiungere un po’ dell’acqua messa da parte. Dopo averla dissalata, soffriggere in una padella la miscischia (o pancetta) tagliata a pezzetti, con uno spicchio d’aglio e olio extra vergine di oliva. Togliere quindi l’aglio e versarla, facendola incorporare bene al composto di pancotto e verdura.
Foto tratte da storie enogastronomiche