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08/11/2016, 19:05

Pasta a ‘lu sparone’ con ripieno di ricotta e spinaci

Dal dialetto di Penne (Pe) ‘lu sparone’ è lo strofinaccio, di tela o cotone,  arrotolato a cercina, l’antico panno imbottito che le donne si mettevano sul capo per attutire i pesi delle ceste, della  legna,  delle anfore. L’utilizzo di questo canovaccio e la sapienza delle donne contadine, ha trovato sbocco anche in cucina. Una tradizione conservata e tramandata: la pasta allo sparone, considerato un ‘piatto delle feste’ da riservare alla domenica e alle grandi occasioni. L’originalità sta proprio nella cottura del rotolo di pasta imbottito che, avvolto nello strofinaccio, viene scaldato in acqua salata per circa un’ora. Questo procedimento rende alla pasta una consistenza morbida e compatta ed un sapore delicato.

 

 

 

INGREDIENTI

Per la sfoglia

300 gr di farina 00

3 uova
Un pizzico di sale

Per il ripieno

800 gr di spinaci
400 gr di ricotta
Una cipolla
Olio evo
Sale  e pepe q.b.
50 gr di Parmigiano grattugiato

Per il condimento

Sugo di pomodoro
Parmigiano grattugiato

PREPARAZIONE

Pulite gli spinaci, lavateli e fateli appassire in un tegame, senz’acqua, poi rosolateli per qualche minuto in padella con olio e cipolla tritata. Amalgamate gli spinaci con la ricotta, il Parmigiano, il sale e il pepe.
Preparate la sfoglia lavorando la farina con le uova fino a ottenere un panetto liscio e compatto, che farete riposare per mezz’ora circa. Stendete la pasta con il matterello, dandole uno spessore di 2/3 millimetri, adagiate sopra il ripieno e arrotolate accuratamente la sfoglia, formando un rotolo che richiuderete ai bordi. Avvolgete il salame di pasta  nello strofinaccio, chiudendolo con dello spago da cucina, e fatelo cuocere in acqua bollente salata per un’ora.
Una volta cotto e srotolato dal  canovaccio, tagliarlo a rondelle. Ricoprite una teglia da forno con sugo di pomodoro, adagiatevi sopra le rondelle, una accanto all’altra, ricoprite con altro sugo e con una spolverata di formaggio grattugiato. Fate gratinare in forno per una ventina di minuti. Una variante è servirle con burro fuso e pecorino oppure con besciamella e poi gratinate al forno.

 

Franca Nocera