Sei in: Enogastronomia » Eventi Enogastronomici » La nuova edizione di Slow Fish al Porto Antico di Genova, 9-12 maggio 2013
18/03/2013, 17:33

La nuova edizione di Slow Fish al Porto Antico di Genova, 9-12 maggio 2013

Lo chef abruzzese Peppino Tinari e lo chef molisano Antonio Terzano con il loro ‘pescato’ sul piatto del pubblico in sala.

Slow Fish rinnova la formula del Teatro del Gusto che si apre al pubblico e diventa un locale. Preparazione del piatto e degustazione si fondono, portando lo chef in mezzo ai commensali e la sua performance live davanti ai loro occhi.

“Slow Fish è parte integrante di Terra Madre, sostenendo tutti i pescatori e i contadini di piccola scala che in ogni parte del mondo si battono per difendere sostenibilità e rispetto del loro territorio, ed occorre l’impegno di tutti noi per ridare dignità a chi decide di ritornare alla terra a al mare, offrendo speranze per il futuro.” Così Carlo Petrini ha presentato la nuova edizione della manifestazione dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici che da giovedì 9 a domenica 12 maggio 2013 animerà il Porto Antico di Genova.

L’evento è organizzato da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Novità dell’edizione 2013 sono gli appuntamenti Fish & Chef, in cui 16 tra i più grandi nomi della ristorazione italiana e internazionale interpretano e raccontano il pescato di giornata per il pubblico in sala, proponendo in abbinamento selezionate etichette di vino o birra. Protagonisti di  questa tre giorni saranno gli chef  Peppino Tinari di Villa Maiella – Guardiagrele (Ch) e Antonio Terzano di Dentro Le Mura  - Termoli (Cb)  Molti i percorsi didattici, in cui grandi e piccini imparano a riconoscere le specie meno note, condividendo i segreti dei pescatori e facendo pratica in cucina. Tornano i Laboratori dell’acqua, momenti d’informazione e approfondimento con pescatori, consumatori ed esperti, e le Cucine di strada, per scoprire le specialità gastronomiche dei diversi territori. Uno spazio speciale della Piazza delle Feste e dedicato al Bistrot dell’Alleanza, dove cuochi di tutto il mondo si impegnano a proteggere la biodiversità promuovendo i prodotti dei Presìdi nei loro menù.

Non mancano le riflessioni sullo stato dei nostri mari: "Ricordiamoci che nel Mediterraneo le specie commestibili sono 300, più alcuni crostacei e molluschi, ma noi ci limitiamo a catturarne una decina, mettendo sotto stress un delicato equilibrio e rinunciando a un’ampia varietà di gusti", mette in guardia Silvio Greco, presidente del Comitato scientifico di Slow Fish. "E nonostante queste risorse, i pesci più diffusi sulle nostre tavole sono branzino, orata e rombo, specie allevate! Senza parlare poi dei filetti di pesce persico che pensiamo siano allevati in Italia e invece vengono dal Lago Vittoria, in Africa. O del pangasio, allevato nelle acque non sempre cristalline dei fiumi del Sudest asiatico".

Foto di repertorio tratte dal sito slowfish.it

 

a cura della redazione