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09/11/2012, 16:28

Nel cuore della tradizione.....

.....nel cuore dell'Abruzzo

Regioni collinari e montuose,  l’Abruzzo e il Molise hanno conservato caratteri sui generis. Sapori arcaici, ritualità quasi magiche, elementi che affiorano da una tradizione pastorale d’altri tempi. Cibo inteso come ritorno alla genuinità, come segno di festa, ma anche come elemento rituale di celebrazione dell’amicizia. Un cibo che sa essere ‘apotropaico’, come accade per esempio nel rito della ‘panarda’: un luculliano pranzo che si celebra nelle grandi occasioni e che può arrivare a comprendere anche cinquanta faraoniche portate.  Il tutto permeato da un soffio, quello discreto ma possente, del mare che segna con forza una gastronomia tipicamente costiera.

Abruzzo…sapori d’Appennino

Con il suo territorio aspro e di difficile conquista, l’Abruzzo è la prima regione, scendendo verso sud, che si allontana da alcune tradizioni radicate nel Settentrione: qui, per esempio, si coltiva il grano duro in sostituzione di quello tenero e si usa il pecorino al posto del parmigiano per insaporire le portate. Ma la peculiarità della gastronomia abruzzese, il suo legame ad una tradizione antica e incorrotta, ha origine proprio dalla conformazione del territorio, affacciato da una parte sul mare e dall’altra chiuso, quasi protetto, dal baluardo delle più alte montagne appenniniche. Così, ad un’attività  peschereccia, che ha dato vita ad una variegata cucina marinara,  che per alcuni tratti reinterpreta piatti comuni alla costa romagnola e marchigiana, si affianca una cucina di terra dai sapori più forti e decisi,basata su paste fatte in casa divenute celebri in tutta Italia, come i maccheroni alla chitarra, e sulle pregiate carni ovine.  Agnello e capretto fanno da padroni fra i secondi,  perpetuando una consuetudine antica quanto questa terra di pastori.

L’Aquila…profumi di zafferano

Il montuoso territorio aquilano  vanta la produzione di ottimo zafferano e di diverse varietà di tartufi. Numerosi e di grande impiego sono  i genuini prodotti ortofrutticoli, derivanti da un’antica tradizione contadina: come i sedani, dolci e croccanti, da gustare in pinzimonio a inizio pranzo. Dalla stessa tradizione derivano i famosi  maccheroni alla chitarra, assurti a simbolo culinario della regione. Si tratta di spaghetti casalinghi a sezione quadrata, preparati  con l’apposito attrezzo e conditi con il ragù d’agnello.  Tra i piatti della tradizione eccelle la zuppa di cardi ed inoltre il farro di Montereale, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, lo zafferano di Navelli, il prepotente aglio di Sulmona , le leggere carote del Fucino fanno di questa regione un tripudio di sapori

 

Chieti…alla scoperta della ventricina

I sapori della cucina chietina sfumano dall’Adriatico alla Majella, presentando un equilibrato alternarsi di piatti di tradizione contadina e marinara. La provincia offre una ricca varietà di verdure, legumi e carni di pregio, tra cui gli agnelli della zona di Atessa, cucinati nei modi più diversi ma tutti ugualmente saporiti ed unici. Per quanto riguarda il pesce , il panorama comprende polpi, triglie, baccalà e crostacei, che caratterizzano una cucina raffinata e dai sapori più delicati.  Fra i prodotti dolciari una menzione particolare va al torrone, fiore all’occhiello dei produttori locali e souvenier gastronomico obbligatorio  per chi si reca nella zona: questa delizia viene preparata con fichi secchi pressati e strati di cioccolato, mandorle tostate, cannella e miele.  Imperdibile l’assaggio di deliziosi prodotti tipici come la ventricina ancora ‘conciata’ secondo antiche tecniche nel borgo di Guilmi e la salsiccia di fegato di Ortona insaporita con aglio e peperoncino.

 

Pescara…il Parrozzo di D’Annunzio

Di aperta tradizione marinara, ma saldamente ancorata alle radici contadini. La cucina di Pescara  è una sintesi equilibrata di sapori. Si passa dagli spaghetti alla chitarra al brodetto alla pescarese. L’entroterra si distingue per i secondi a base di carne di capra e di coniglio, serviti in diversi modi. Ma è in quelli di pesce che la gastronomia pescarese dà il meglio di sé: polpi, calamari, triglie, dentici, scampi. L’offerta dei prodotti tipici tocca livelli eccelsi con il deciso Pecorino di Farindola, prodotto con caglio ricavato da stomaco di maiale.  E nella città natale di Gabriele D’Annunzio  non poteva mancare il dolce da  lui tanto amato,  il ricco ma semplice Parrozzo dolce a base di mandorle e cioccolato.

 

 

Teramo…a ‘cacio e uova’

La cucina teramana è considerata la più ‘contadina’ fra quelle abruzzesi, caratterizzata da piatti dal sapore strutturato e diretto. La pizza rustica, la bruschetta con aglio e olio e la panzanella rappresentano l’antipasto tipico di un pranzo teramano. Regna l’agnello  ‘a cacio e uova’  che si prepara con pezzi di agnello da latte,  soffritto con olio aglio e rosmarino, guarnito con uova sbattute  con formaggio grattugiato. Tipicità di schietta matrice contadina, tutelata dalla d.o.p. , il Pecorino d’Atri  campione di gusto  frutto della perizia artigianale dei casari e la Ventricina di Crognaleto, borgo alle pendici del Gran Sasso.  Aromatizzato con peperoncino e rosmarino, è un trito di guanciale, spalla e sugna di maiale, che diventa un’autentica delizia quando lo si gusta spalmato.

 



 In the heart of the tradition

Hilly and mountainous regions, Abruzzo and Molise have preserved character sui generis. Flavors archaic ritual almost magical elements that emerge from a pastoral tradition of the past. Food intended as a return to authenticity, as a sign of celebration, but also as a ritual celebration of friendship. A food that he can be 'apotropaic', as for example in the rite of 'panarda': a sumptuous lunch which is celebrated on special occasions and can come to understand even fifty Pharaonic courses. All wrapped up by a breath, the discreet but powerful, the sea with its strongly a typical coastal cuisine.


Abruzzo Apennines flavors ...

With its rugged and difficult to conquer territory, Abruzzo is the first region, descending towards the south, moving away from some traditions rooted in the North: here, for example, is grown durum wheat in place of the tender and use pecorino instead of parmesan to flavor dishes. But the peculiarity of Abruzzo cuisine, its connection to an ancient tradition and uncorrupted, has its origin from the shape of the area, overlooking the sea on one side and the other closed, nearly all protected by the bulwark of the highest Apennine Mountains. Thus, for fishing activity, which has given rise to a varied seafood, which in some parts reinterprets dishes common to the coast of Romagna and Marche, is flanked by a kitchen floor by strong flavors and decided, based on home-made pasta became famous throughout Italy as the maccheroni alla chitarra, and precious sheep. Lamb and goat are the masters among the latter, perpetuating a tradition as old as this land of shepherds.


L'Aquila ... scents of saffron

The mountainous area of L'Aquila boasts the production of good saffron and various varieties of truffles. Numerous and of great use are the genuine fruit and vegetables, derived from an ancient farming tradition: like celery, sweet and crunchy, served with vinaigrette at the beginning of lunch. Derive from the same tradition of the famous maccheroni alla chitarra, risen to culinary symbol of the region. It is home to square spaghetti, prepared with the appropriate tool and served with lamb ragout. Among the traditional dishes excels soup and thistles also spelled Montereale, lentils of Santo Stefano di Sessanio, saffron Navelli, the bully garlic of Sulmona, the slight carrots Fucino make this region a riot of flavors


The discovery of Chieti ... ventricina

The flavors of Chieti fade from the Adriatic to Majella, presenting a balanced alternation of traditional country dishes and seafood. The province offers a wide variety of vegetables, legumes and meat quality, including the lambs in the area of Atessa, cooked in many different ways but all equally delicious and unique. As for the fish, the panorama includes octopus, red mullet, cod and shellfish, featuring fine cuisine and the flavors are more delicate. Among the sweets a special mention goes to the nougat, the pride of local producers and souvenier gourmet mandatory for those who visit in the area: this delicacy is prepared with dried figs and pressed layers of chocolate, toasted almonds, cinnamon and honey. Do not miss the taste of delicious local products such as ventricina still 'tanned' according to ancient techniques in the borough of Guildford and liver sausage Ortona flavored with garlic and chilli.


 Pescara ... the Parrozzo of  D'Annunzio

 Of open maritime tradition, but firmly anchored to the roots farmers. The cuisine of Pescara is a balanced mix of flavors. It passes from spaghetti to soup to Pescara. The interior is distinguished by the second meat goat and rabbit, served in different ways. But it is in those of fish gastronomy Pescara gives the best of himself, octopus, squid, mullet, snapper, shrimp. The selection of typical touches lofty levels with the sharp Pecorino of Farindola, produced with rennet made from pig stomach. And the birthplace of Gabriele D'Annunzio could not miss the sweet he loved so much, the rich but simple Parrozzo sweet made of almonds and chocolate.
Teramo ... to 'cheese and eggs'
The Teramo cuisine is considered the most 'peasant' among those Abruzzo, which has both a direct and structured flavor. The rustic pizza, bruschetta with garlic and oil and panzanella represent the typical appetizer of a meal Teramo. Reigns lamb 'with cheese and eggs' which is made with pieces of suckling lamb, sauteed with garlic and rosemary oil, garnished with beaten eggs with grated cheese. Typical of genuine peasant origin, protected by double , Pecorino d'Atri sample taste the fruit of craftsmanship cheesemakers Ventricina of Croghan, a village on the slopes of Gran Sasso. Flavored with chilli and rosemary, is a mixture of bacon, pork shoulder and pork fat, which becomes a delight when you taste spread.

Redazione