Sei in: Cultura & Turismo » Storia e Tradizioni » Il portale del palazzo De Angelis di Scanno
Il portale del palazzo De Angelis di Scanno
Lo stemma datato 1766 e i telamoni del palazzo De Angelis di Capurso (BA) ultimati in epoca fascista

La famiglia De Angelis ha origini partenopee. Dal napoletano alcuni rami di discendenti si spostarono un Puglia. Trani e Manfredonia furono due luoghi certi di un loro primo stanziamento in area pugliese.
Successivamente, il ramo stanziatosi a Trani si stabilì a Scanno, in Abruzzo, dove svolse l'attività pastorale e il commercio della lana, mentre quello di Manfredonia fissò la sua dimora a Capurso, nel sud-est barese, dove, diversi membri della famiglia svolsero l'attività di frantoiani e di commercianti di olio extravergine di oliva. Un membro del casato stabilitosi a Capurso, invece, (don Peppino) svolse l'attività sacerdotale, con l'incarico di vice parroco presso la chiesa di san Salvatore, dove si venera san Giuseppe, patrono di Capurso. La famiglia De Angelis vanta anche un cardinale: Filippo De Angelis, che resse la diocesi di Fermo.
A Scanno e a Capurso, i De Angelis edificarono palazzi signorili. Ed è proprio a queste strutture architettoniche che intendo rivolgere il mio interesse.
Scanno (paese dell'Abruzzo aquilano, abitato attualmente da 1880 persone) è ricco di palazzi nobiliari e di residenze borghesi. A Scanno, in via Ciorla 3 c'é il palazzo baronale della famiglia De Angelis. Il ramo dei De Angelis di Scanno, pare, provenga da Trani, in provincia di Bari.
Il palazzo di Scanno è costruito su 4 livelli. Si ignora il nome del progettista e del costruttore. I maestri scalpellini, che decorarono monofore, bifore e portale, invece, pare siano stati i maestri della scuola di Castelvecchio Calvisio, scuola che realizzò anche i portali di alcune chiese settecentesche di Scanno. Il palazzo De Angelis di Scanno, come si legge nella data incisa sullo stemma, posizionato al culmine del portale, risale al 1766 e reca al centro l'immagine di san Michele, santo molto venerato da pastori e lanaioli.
Tutti i livelli del palazzo di Scanno sono intonacati di bianco. Interessanti per la ricchezza dei decori sono le strutture delle finestre e il portale d'ingresso, realizzati in pietra locale. Valutando la natura merceologica della pietra, si potrebbe ipotizzare che i massi siano stati cavati dalla Montagna Grande; rilievo importante della catena dei monti Marsicani.
Ampi svolazzi, decorati in bassorilievo, si rinvengono sull'estradosso del portale d'ingresso. Il loro andamento mistilineo si innalza, in effetti, come cimasa con rilevante valenza decorativa. Sulla congiuntura dei conci, che si dipartono a due a due, a destra e a sinistra del piano d' imposta dell'arcata, è collocata la chiave dell'arco, arricchita da motivi floreali. I conci che formano l'arco sono quattro.
Quattro sono pure gli svolazzi della cimasa. Sovrasta la chiave dell'arco un ricco stemma di chiara fattura rococò. Al centro dello stemma, troneggia l'immagine di San Michele, ripreso durante la lotta con Satana. Ai piedi del santo è incisa la data, che, presumibilmente, indica la fine dei lavori del palazzo.
Gli svolazzi del portale mi ricordano, per impianto strutturale e decorativo, il portale della casa paterna di Ernesto Giammarco, glottologo della vicina Introdacqua, da me disegnato nel 1985 (Cfr, Aa. Vv, Introdacqua- storia, arte, folklore,musica, Roma,Edizioni dell'Ateneo,1985 ). In pratica, questa tipologia di portale risulta abbondantemente diffusa nella Valle Peligna.
Anche a Capurso ( paese della Puglia barese, abitato da 15780 persone) c'é in via Mizzi, 21-29 un palazzo costruito dalla famiglia De Angelis. Della struttura del palazzo capursese, il nucleo iniziale risale al XVIII sec. (Cfr., Capurso, Guida Ville e Palazzi, Comuni Italiani, 2014). Il palazzo De Angelis di Capurso fu terminato in epoca fascista e, più precisamente, durante la diffusione, in Puglia, dell'edilizia eclettica.
Del palazzo di Capurso sono noti, soprattutto, i telamomi, modellati dallo scultore capursese Luigi Buono ( Capurso 19 febbraio1896- Capurso 1 aprile 1956).
Il palazzo nobiliare De Angelis, di Capurso è una costruzione neogotica di impianto eclettico.
Capitelli ionici, bifore e telamoni costituiscono le parti decorative più importanti di tutto il palazzo.
I Telamoni di Luigi Buono, realizzati senza conformismo accademico costituiscono, a mio avviso, un unicum: tra le opere consimili: sono gli unici, infatti, a sorreggere una considerevole balconata e non un minuscolo balconcino. Sono anche gli unici ad essere presentati incatenati. Per queste valenze strutturali , di considerevole significato figurativo, i telamoni di Luigi Buono costituiscono un vanto dell'architettura eclettica capursese e di tutta la Puglia.