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08/04/2015, 15:41

Gli ‘eremi celestini della Maiella e del Morrone’ meritano il riconoscimento dell’Unesco .

L’Ente “Parco della Maiella” ha sviluppato un’idea progettuale incentrata sulla conoscenza e sulla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del complesso Maiella-Morrone, e questo soprattutto alla luce dell’aggiudicazione da parte dell’Ente Parco del Bando Telecom sugli “Eremi Celestiniani” e dopo la “Notte Bianca del Borgo Medievale di Roccacaramanico”, frazione  di S. Eufemia a Maiella (Pescara), in cui vi è stata la spinta ad intraprendere con determinazione  l’iniziativa di avviare la procedura per la richiesta all’Unesco del riconoscimento degli “Eremi Celestiniani della Maiella e del Morrone” quale Patrimonio materiale dell’Umanità. Pietro Angelario, detto Frà Pietro da Morrone poi, Papa Celestino V: un personaggio che vissuto nel 1200, non può essere considerato un personaggio di secondo piano, perché fu il Papa che rifiutò il compromesso con il potere temporale. Un personaggio, però, che nel territorio abruzzese e soprattutto nel complesso Maiella-Morrone ha lasciato dei profondi segni e dei grandi legami con il territorio.  Immerso nei meandri di questi due complessi montani,  nel verde della natura ancora oggi incontaminata, Pietro da Morrone ci ha lasciato i suoi “Eremi”.  Luoghi della meditazione e testimonianza di una religiosità ancorata al territorio, fatta di raccoglimento, grande spiritualità ed eremitismo. Clementi A., nel 1994, nella sua relazione al Convegno storico internazionale dal titolo“Celestino V tra storia e mito” ebbe a dire: “Un papa angelico che viene dalle scabre (e sacre) montagne e che non fu coinvolto nelle miserie del mondo, ovvero una metanoia che perdona il passato e prepara l’avvenire. E’ questa la prospettiva giovanneo-gioachimita e quindi celestiniana che, a ben vedere, vive come aspirazione di ogni giusto, credente o non credente che sia”. S. Spirito a Maiella, S. Bartolomeo in Legio, S. Giovanni all’Orfento, Madonna dell’altare, S. Maria la Morrone, S. Onofrio al Morrone, Santa Croce al Morrone e Santa Maria de Cripris: sono questi  i sacri luoghi della meditazione di Celestino e dei suoi seguaci nel complesso Maiella-Morrone, per cui si vuole avviare questa grande iniziativa, per la richiesta di riconoscimento da parte dell’UNESCO di questi “Eremi Celestiniani ” quale “Patrimonio dell’Umanità”. Edoardo Micati nel 1990 in “Eremi e luoghi rupestri della Maiella e del Morrone” ha scritto che …  “…fin dai tempi antichissimi culti e rituali di religiosità popolare, santuari rupestri, pievi, grotte animate da monaci itineranti, eremiti e fedeli hanno espresso ed esprimono il sacro legame dell’uomo con la natura ed hanno documentato e documentano che l’Abruzzo è terra di monachesimo, di eremi e di abbazie montane”. E Daniela Bianco nella sua pubblicazione “Sui passi di Celestino V”, ha scritto: “Qui pregò Celestino V insieme a tanti altri monaci che vissero, videro e percepirono il disegno del Creatore nella pace e nella maestosità della natura montana abruzzese. Qui, dove il vento sembra il respiro del mondo, anche noi uomini del duemila possiamo fare la pace con il creato (…) La Maiella, dunque, con il suo Parco è una preziosa risorsa ambientale, che custodisce valori umani, spirituali ed artistici di grande prestigio e sacralità, proprio per le reliquie di un mondo che non c’è più”. Ora è giunto il momento di valorizzare un patrimonio che appartiene a tutto l’Abruzzo: gli Eremi Celestini,  di grande importanza, fascino e suggestione sia sotto l’aspetto religioso che storico-culturale ed ambientale. Si tratta di un progetto che deve coinvolgere tutte le realtà abruzzesi interessate ad uno sviluppo sostenibile della nostra regione e alla salvaguardia del patrimonio storico-culturale identitario del nostro territorio.

Per onorare gli ‘eremi’ di un valido e giustificato riconoscimento si è costituito  un comitato di cui è capofila il Parco della Majella e di cui fanno parte figure istituzionali, religiose e culturali della Regione e che verrà presentato Giovedì 9 aprile 2015 alle ore 18 all'Aurum di Pescara. Gli 'eremi'....per conoscerli e valorizzarli in un percorso fino al 16 aprile 2015.

 

a cura della redazione