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18/06/2013, 12:32

“Titt'l titt' ti” le ragioni del dialetto negli italiani contemporanei

Una conference-reading sul dialetto giuliese

Salvaguardare il linguaggio espresso dai dialetti delle diverse comunità, rappresenta una ricchezza che va mantenuta,  valorizzata e divulgata. Il dialetto è il primo e concreto segno identificativo di una comunità inteso come il primo canale di comunicazione attraverso il quale prendono forma tutte le tradizioni, le usanze che ci vengono tramandate attraverso i libri e i racconti di chi ancor’oggi si esprime in  un gergo per molti incomprensibile. Andrea Zanotto, a proposito del dialetto amava dire: “Il dialetto è qualcosa che serve per individuare indizi di nuove realtà che premono ad uscire…”. È ormai assodato come il dialetto, grazie al verismo che lo contraddistingue, possieda una forza espressiva e descrittiva genuina senza pari; è, infatti, lo strumento che meglio esprime sentimenti, valori, culture, speranze, con cui ripercorrere a ritroso i sentieri della memoria resi sempre più oscuri dalla globalizzazione che contraddistingue la nostra epoca.

In tutta Italia, nel corso della storia della letteratura, tanti sono stati i poeti e gli autori che hanno deciso di esprimersi in dialetto: da Giulio Cesare Cortese e Giovan Battista Basile, a Carlo Maria Maggi, Goldoni, Porta, Belli e, in tempi più recenti, Salvatore Di Giacomo, Trilussa, Eduardo De Filippo, Camilleri, tanto per citarne qualcuno. Senza contare le numerose opere di scrittori locali, alcune di ottima fattura, rilegate nell’ambito di sterili distribuzioni editoriali.

Nell’ottica di una maggiore attenzione sull’importanza dei dialetti si terrà  domenica 23 giugno,  alle ore 18.00 presso la Sala conferenze "B. Buozzi" di Giulianova Paese in Piazza Buozzi,  una conference-reading giuliese (conferenza + reading in dialetto giuliese) dal titolo “Titt'l titt' ti – Le ragioni del dialetto negli italiani contemporanei”, organizzata dall'Associazione culturale Gruppo Oraõ .

La conferenza, presieduta dalla demo-etnoantropologa Alessandra Gasparroni e dallo scrittore Mattia Albani, lascerà ampio spazio a letture di opere in vernacolo locale dei poeti Bernardino Dell'Aguzzo e Dante Di Pompeo e dello scrittore Domenico Trifoni.

 

a cura della redazione