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Centro Studi Alto Molise ‘Luigi Gamberale’
Un’'istituzione storico-culturale' che lotta per la cultura
Caparbietà, determinazione, dedizione e probabilmente un pizzico di irragionevole ottimismo, rappresentano la spinta per il Centro Studi Alto Molise a costruire nuove proposte in un’area che, a fronte dell’immenso e talvolta inesplorato patrimonio culturale chiuso nelle biblioteche e nascosto nelle monumentali chiese, continua a dare segni preoccupanti di decadenza, subendo, oltre all’endemiche e annose problematiche, anche i contraccolpi di una crisi che piega l’intero Paese.
Eppure la resa non rientra nella loro prospettiva e, anzi, forti dell’affermazione vichiana “La speranza e il coraggio di pochi lasciano tracce indelebili”, continuano la loro attività, rinnovandosi, nel segno dei tempi, ma restando saldi a percorrere il solco tracciato nel corso di ben venticinque anni di attività del Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale”. Laddove le difficoltà economiche delle Istituzioni praticamente cancellano il capitolo “cultura” da ogni programmazione, l’associazionismo, il volontariato, diventano strumenti indispensabili per animare dibattiti, stimolare riflessioni, promuovere iniziative, tenere alta l’attenzione sulle risorse del territorio.
Ecco perché il Centro Studi Alto Molise riparte con una serie di iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale ed ambientale del territorio, la prima delle quali è la presentazione del libro di Michela D’Alessio “Vita tra i banchi dell’Italia meridionale”, nel quale è inserito un interessantissimo capitolo sul Vittorino da Feltre, che permetterà di riaprire un’ala di palazzo Bonanni e di allestire una piccola mostra di ricordi scolastici provenienti dal convitto. In maggio avrà luogo il convegno sul Giardeno di Marino Jonata che consentirà per la prima volta un confronto tra i maggiori studiosi dell’opera degli ultimi vent’anni. Non mancherà, in dicembre, il convegno per il centenario di Baldassare Labanca che continua ad essere al centro degli studi della dottoressa Sylwia Proniewicz e del prof. Sergio Tanzarella. Nella stessa ottica rientra la ferma intenzione di ricostituire il parco letterario “Contado del Molise”, dedicato a Francesco Jovine, in collaborazione con il Centro Studi Molise 2000 di Guardialfiera.
L' attività si connoterà, quest’anno, anche di iniziative di taglio diverso, volte a creare un circuito culturale maggiormente collegato alla ricettività alberghiera e all’offerta turistica, nella ferma convinzione che questa sia una delle strade di rilancio della nostra area. Su questo obiettivo sono formulate le iniziative estive “La notte dei poeti”, in collaborazione con altre associazioni del territorio e “Tu fai teatro dentro di me” in ricordo dello scomparso Gino Parini.
Non mancheranno appuntamenti collegati con gli Istituti Scolastici del territorio come Parlando, comunicando: dalla prigione delle regole alla libertà. Per un nuovo metodo di apprendimento delle lingue, progetto di Pauline Kuiper-Jong e la presentazione del libro di De Chiara su Lea Garofalo, in un incontro dedicato alla legalità.
Rimangono fermi gli appuntamenti ormai tradizionali quali “Leggevamo quattro libri al bar”, collegato al circuito nazionale, e “Versi di-vini, vini-di versi”, divenuto ormai storico e sarà l'occasione per brindare ai venticinque anni di attività del CSM
Le presentazioni di libri resta un impegno costante che vedrà l’agnonese Ruggiero di Lollo e a seguire Fiorenzo Mascagna e L’Aragosta Blu di Rodolfo Attanasio.
... che le parole di Luigi Gamberale, pronunciate nel lontano 1899, ma sorprendentemente così attuali, inizino a trasformarsi in realtà: “È qui, in questa nostra culla feconda che bisogna rinnovarsi. (…) È qui che deve ripartire l’iniziativa del rinnovamento nostro. È qui che bisogna afferrare per i capelli la civiltà che ci ha domi e umiliati, e farla nostra.”


