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03/10/2015, 16:51

‘Dove sono le tenebre che io porti luce’ - San Francesco D’Assisi

Accade a Castelvecchio Subequo (Aq)

Il FAI Abruzzo e Molise, nella persona del delegato regionale Massimo Lucà Dazio, ha donato l’olio per l’accensione della lampada votiva a San Francesco d’Assisi, l’evento suggestivo che si ripete il 3 ottobre da 31 anni a Castelvecchio Subequo e che prende spunto dalla tradizione avviata nel 1939 quando Pio XII proclamò il Santo di Assisi, Patrono d’Italia.

La cerimonia richiama da un importante episodio della vita del Santo Francesco: dopo aver ascoltato dal Crocifisso di San Damiano l'invito a riparare la sua casa in rovina, Francesco, volle offrire «denaro a un sacerdote perché provvedesse una lampada e l'olio, e la sacra immagine non rimanesse priva, neppure per un istante, dell'onore di un lume» (Tommaso Da Celano, Vita seconda di San Francesco, 10). La lampada che arde, grazie al dono dell'olio, è come una preghiera continua. Con la luce ardente si chiede al Signore, per l'intercessione di San Francesco, di proteggere tutto il popolo, la nostra cara Italia e il mondo intero; la fiamma ci riporta alle parole della Preghiera Semplice di San Francesco: “Dove sono le tenebre che io porti luce”.

Mentre in Assisi l’olio che arde nella lampada è offerto a turno dalle regioni italiane, a Castelvecchio Subequo, nei primi anni furono i paesi viciniori a fare quest’oblazione, poi fu estesa ai centri abruzzesi più lontani, poi ancora a quelli fuori regione e, l’anno scorso, addirittura, l’offerta fu compiuta dal Comune francese di La Roche-sur-Foron anch’essa legata a S. Francesco per origini parentali.

“Quest’anno, 2015 – spiega il sindaco Pietro Salutari – la comunità dei frati e la cittadinanza tutta di Castelvecchio Subequo saranno onorate di ricevere l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada da parte del Fondo Ambiente Italiano con la quale c’è perfetta condivisione nell’impegno per la tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale, e segue la collaborazione avviata con le Giornate di Primavera che ha messo in risalto il patrimonio storico-artistico del nostro borgo”.

“Siamo onorati di contribuire a questa iniziativa – afferma il delegato FAI Abruzzo e Molise Massimo Lucà Dazio – come riconoscimento del lavoro della nostra delegazione dell’Aquila recentemente rinnovata e fortemente impegnata a valorizzare le bellezze del territorio, con l’auspicio che questa iniziativa possa avvicinare alla partecipazione attiva alle nostre iniziative tutti coloro che hanno a cuore l’Abruzzo”.

Il culmine della cerimonia avverrà domani 4 ottobre  con l'ingresso in chiesa dell’offerente, seguito dai portatori della gerla contenente l'olio in dono.Quindi si procederà con l'offerta dell'olio e l’accensione della lampada.

L’offerente: «Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) offre a te Santo Francesco, che sei il Patrono d'Italia, l'olio per l'accensione della lampada perché arda perennemente innanzi al Tuo altare, come simbolo di amore sincero della nostra comunità. Essa ci ricorderà costantemente la luce dei tuoi santi insegnamenti. Ci parlerà sempre di te, araldo di Cristo, ispiratore dei sentimenti e delle opere migliori della nostra gente, animatore delle vicende più nobili della nostra storia. Fa che ognuno di noi voglia e sappia seguirti più da vicino nell'ascesa verso i più alti ideali di perfezione umana, sociale e religiosa. Amen».

A seguire la preghiera di accettazione.

Il Celebrante: «Accetta, o Santo Francesco, l'offerta dell'olio per la lampada votiva che il FAI (Fondo Ambiente Italiano) unitamente a tutte le città d'Italia, oggi accende a te. Come questa fiamma vive, splende e arde, cosi per la tua protezione viva sempre in noi l'immagine di Dio Padre, splenda ai nostri occhi la luce di Cristo, arda nel nostro cuore il fuoco d'amore dello Spirito Santo. Santo Francesco, purifica gli affetti, modera i costumi, sublima gli intenti, affinché noi tutti sopportiamo per amore le fatiche, i dolori, i sacrifici. Fa che viviamo i doveri della famiglia e della Patria nella giustizia e nella pace. Proteggi noi, tutto il popolo, la nostra Patria, il mondo intero e la santa Chiesa. Amen».

 

 

a cura della redazione