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25/03/2012, 23:26

Loggia Amblingh - Vasto (Ch)

Sulla passeggiata orientale che fiancheggia il borgo antico, partendo dai giardini di Palazzo d’Avalos, si apre la Loggia Amblingh, una splendida balconata sospesa a picco tra i mattoni pregni di storia della città e le sottostanti campagne d’ulivi, aranci e orti digradanti verso il mare. Da qui, con un solo colpo d’occhio si può ammirare il bellissimo golfo d’oro di Vasto, le colline del vicino Molise, le propaggini della Montagna Garganica e le Isole Tremiti.

La loggia prende il nome dall’austriaco Guglielmo Amblingh di Graz, segretario di Cesare Michelangelo d’Avalos, residente a Vasto all'inizio del Settecento. Le alte case e gli stretti vicoli della Loggia hanno ospitato per anni pescatori, facchini, discendenti di scudieri marchesali o di cavallari, impegnati nelle ricognizioni costiere per avvistare le navi turche: siamo nel quartiere di Santa Maria che rappresenta bene lo spirito popolare vastese.

Proseguendo la passeggiata si arriva all’alta casa di Gabriele Rossetti, sede di una delle Biblioteche comunali. Intorno alle case-mura della Loggia Amblingh si trova, più avanti, l’unica porta urbica medievale rimasta della città, Porta Santa Maria, detta anche “Porta Catena”, con arco a sesto acuto sormontato da una graziosa loggetta. Sul capo meridionale, nel punto più alto della Loggia, sono visibili due grandi cisterne romane ancora intatte, che stanno a dimostrare quanto abbondante fosse l’acqua a disposizione dei vastesi di un tempo, i quali, nelle opere idrauliche, erano dei veri maestri.

Loggia Amblingh

On the promenade that runs along the eastern old town, starting from the gardens of Palazzo d'Avalos, Amblingh opens the Lodge, a beautiful balcony overlooking suspended between the bricks of the city steeped in history and the underlying campaign of olive, orange orchards and sloping towards the sea. From here, with a glance you can admire the beautiful gulf of Vasto gold, the hills of neighboring Molise, the Gargano Mountains and foothills of the Tremiti Islands.
The lodge is named after the Austrian William Amblingh of Graz, secretary of Michelangelo Cesare d'Avalos, a resident of Vasto in early eighteenth century.
The tall houses and narrow alleys of the Lodge has hosted for years fishermen, porters, descendants of marchesali squires or grooms who are engaged in coastal reconnaissance to spot the Turkish ships, we are in the Santa Maria that well represents the popular spirit of Vasto.
Continuing the walk you get to high house of Gabriele Rossetti, home to one of the municipal libraries. Around the house-walls of the Lodge Amblingh is later, the only remaining city gate of the medieval city, Porta Santa Maria, also known as "Chain Gate", with pointed arch surmounted by a graceful loggia. On the southern end, the highest point of the Lodge, you can see two large Roman cisterns are still intact, which demonstrate that abundant water was available to Vasto for a time, which, in hydraulic works, were the real masters.