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27/06/2012, 16:09

Carpinone (Is)

Cenni storici

E’ probabile che la denominazione del paese deriva dal Carpino, il fiume che attraversa il territorio, scorrendo ai piedi dell’antico abitato di origini medioevali. Le pianure circostanti erano coltivate al tempo dei Sanniti, in seguito i Romani vi estesero la centuriazione della colonia latina di Aesernia. Durante il medioevo diversi furono i feudatari che si successero alla denominazione del luogo, in particolare i Caldora resero forte ed inespugnabile il castello, di antica costruzione. Già degli Angioini e poi degli Aragonesi, oggi domina imponente il paesaggio, essendosi ben conservato. Il castello dei Caldora, solenne, con le torri, si erge su una roccia calcarea scoscesa e molto alta, in una posizione strategica. Verso Isernia apre la vista a uno splendido panorama, mentre a nord si innalza su uno strapiombo. Ben cinque torri racchiudono il corpo quadrangolare dell’edificio, il cortile e i numerosi vani. L’entrata era un tempo difesa da un ponte levatoio e da una porta, che si affacciava sul cortile e che scorreva a saracinesca negli stipiti. La più antica chiesa, nella parte storica del centro, ad una navata, è quella di San Michele Arcangelo.  In cima ad una gradinata si colloca la chiesa di Santa Maria di Loreto, anch’essa ad una navata, che risale al ‘600. Pregevole il portale, massiccio il campanile.

La parrocchiale è dedicata a Santa Maria Assunta: recentemente restaurata, Leo Paglione ne ha dipinto la cupola. Agli scalpellini di Pescopennataro si devono il campanile di data recente, a quattro piani e con orologio, la chiesa di San Rocco ed il basamento del monumento ai Caduti. Tutto il centro storico è di particolare interesse. E’ munito di un doppio ordine di fortificazioni murarie sorte in epoche e modi differenti. Poiché il versante Nord della rupe è inaccessibile, queste hanno un perimetro ad U. La prima cinta è posizionata a difesa del Castello e delle case adiacenti, e prende il nome di “Cittadella”. La seconda cinta si sviluppa nella parte più bassa, a confine dell’espansione ottocentesca. Tra queste due fortificazioni si sviluppa il centro storico. All’interno si snodano stradine lastricate in pietra e tetti ricoperti di “lisce”. Molti vicoli conservano l’aspetto medioevale e, visitando il borgo, è possibile notare magnifici portali in pietra con motivi geometrici e alcune case munite di antichi loggiati. Oltre ad una visita del borgo, chi visita Carpinone ha la possibilità di trascorrere piacevoli passeggiate nei dintorni del paese. Percorrendo un sentiero si giunge in contrada “Schioppo” dove è possibile incontrare una splendida cascata. Ad occidente del paese, invece, sorge il Monte dei Santi: prende il nome dalle sepolture dei cristiani sfuggiti alle persecuzioni di Diocleziano e rifugiatisi in catacombe scavate proprio ai piedi del Monte, ampliate poi con numerosi condotti, di cui solo uno trova sbocco sul lato orientale del piccolo promontorio.

Da vedere:

Centro Storico con il Castello Caldora, cinto da duplice cinta muraria, ben conservato. Chiesa di S.Maria di Loreto (sec.XVII); Chiesa di S.Maria Assunta che conserva affreschi di De Marco e pregevole turibolo di Andrea de Blasio; Chiesa di S.Maria di Loreto (1610); in località San Marco i ruderi dell’abbazia (1000) e sorgente dell’Acquasonula.

Manifestazioni ed eventi:

Il fuoco di S.Giovanni (23 giugno), camminata sul fuoco; Torneo di calcio dell’Ammucchiata (1 luglio-16 agosto); sfilata di  carri allegorici (carnevale)

Piatti tipici:

“Frascatiègl” (polenta con fagioli lessi); “Frittatona”

 

Carpinone (Is)
Historical notes


It 's likely that the name of the village comes from the Hornbeam, the river running through the land, flowing at the foot of the ancient town of medieval origins. The surrounding plains were cultivated at the time of the Samnites, after the Romans extended the land division of the Latin colony of Aesernia. During the Middle Ages were the number of feudal lords who succeeded to the name of the place, especially Caldora made strong and impregnable castle, an old building. Even then the Aragonese and the Angevins, now dominates the imposing landscape, having been well preserved. The castle of Caldora, solemn, with the towers, stands on a steep limestone and very high in a strategic position. At Isernia view opens to a beautiful landscape, while to the north stands on a precipice. Five square towers enclose the body of the building, the courtyard and many rooms. The entrance was once defended by a drawbridge and a gate which faced the courtyard gate and ran in the jambs. The oldest church in the historic part of downtown, with a nave, is that of San Michele Arcangelo. On top of a staircase stands the church of Santa Maria di Loreto, also with a nave, which dates back to 600. Valuable portal, the massive tower.
The parish church is dedicated to Santa Maria Assunta: recently restored, Leo Paglione has painted the dome. The stonemasons to Pescopennataro must be the bell of recent date, four stories and watch the church of San Rocco and the base of the monument to the fallen. The entire historic center is of particular interest. E 'equipped with a double row of masonry fortifications arose at different times and different ways. Since the North side of the cliff is inaccessible, they have a perimeter U The first boundary is positioned to defend the castle and the adjacent houses, and is called the "Citadel". The second boundary is developed at the lower boundary of the expansion in the nineteenth century. Between these two forts develops the historical center. Inside winding cobbled streets and roofs covered with "smooth". Many preserve their medieval alleys, visiting the village, you can see beautiful stone doorways with geometric patterns and some houses equipped with antique galleries. Besides a visit to the village, visitors Carpinone has the possibility to spend pleasant walks around the village. Walking along a trail you come to the district "Schioppo" where you can meet a beautiful waterfall. To the west of the country, however, lies the Mount of Saints takes its name from the graves of Christians fleeing the persecutions of Diocletian and took refuge in catacombs dug at the foot of the mountain, then expanded with numerous ducts, of which only one located on the outlet side East of the small promontory.

 

Things to see:
Caldora Old Town with the Castle, surrounded by double walls, well preserved. Church of Santa Maria di Loreto (seventeenth century), Church of Santa Maria Assunta De Marco frescoes and valuable censer Andrea de Blasio, Church of Santa Maria di Loreto (1610), the ruins at San Marco Abbey (1000) and source dell'Acquasonula.
 

Festivals and events:
The fire of St. John (June 23), firewalking; dell'Ammucchiata Soccer Tournament (July 1 to August 16); float parade (carnival)

 

Typical dishes:
"Frascatiègl" (polenta with baked beans); "Frittatona     

 

 

 

 

Redazione