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17/05/2012, 11:27

Scerni (Ch)

Origini

Alla sinistra del Sinello, il paese di Scerni, di origine alto-medioevale, era tra i possedimenti dell’Abbazia di Santo Stefano in Rivo Maris. Nel XV secolo, con la decadenza del monastero, passò sotto la signoria di Anichino, e poi ai d’Avalos fino alla fine della feudalità. L’origine medioevale del borgo è evidente nei resti delle mura e delle torri, in parte inglobate nel cosiddetto Palazzo d’Avalos, ubicato nell’estremità orientale dell’abitato.

Nel centro storico è possibile passeggiare tra i bei palazzi di stile classicheggiante del ceto dei possidenti agrari di Scerni, tra i quali sono degni di nota il Palazzo Raimondi ed il Palazzo de Riseis, costruiti tra il XVIII ed il XIX secolo. Poco lontano è ubicata la chiesa del patrono San Panfilo, ricostruita su resti medievali in stile neoclassico attorno alla metà dell’Ottocento.

All’ingresso del paese, nei pressi dell’antico tracciato tratturale, il Santuario della Madonna della Strada conserva bassorilievi di maiolica policroma e un bel portico risalente almeno al XIV secolo, epoca alla quale appartengono pure le due statue lignee raffiguranti San Donato e San Panfilo.

Importante riferimento per l’intero territorio è il prestigioso Istituto agrario “Ridolfi”, antica e gloriosa scuola che ha formato professionalmente generazioni di tecnici agricoli. Della tradizione culinaria tipicamente scernese sono gli “‘ndorciolloni”, una pasta alla chitarra molto spessa, condita con sugo di castrato.

 

Scerni (Ch)


To the left of Sinello, the country of Scerni, high-medieval origin, was among the possessions of the Abbey of Santo Stefano in Rivo Maris. In the fifteenth century with the decline of the monastery came under the lordship of Anichino, and then the d'Avalos to the end of feudalism. The medieval origins of the village is evident in the remains of walls and towers, in part incorporated in the so-called Palazzo d'Avalos, located at the eastern end of town.

In the center you can walk among the beautiful buildings in classical style of the class of landowners of Scerni, among which are worthy of note and the Palazzo Raimondi de Riseis Palace, built between the XVIII and XIX century. Not far away is situated the church of the patron San Panfilo, rebuilt in neoclassical style of medieval remains in the mid-nineteenth century.

Upon entering the town, near the track tratturale, the Sanctuary of Madonna della Strada preserved bas-reliefs of majolica and a nice porch dating back at least to the fourteenth century, to which belong also the two wooden statues depicting San Donato and San Panfilo .

Important reference for the entire territory is the prestigious Agricultural Institute "Ridolfi", an ancient and glorious school which has trained generations of professional agricultural technicians. Culinary traditions are typically scernese "'ndorciolloni", a very thick paste on guitar, topped with gravy mutton.

Redazione