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07/09/2017, 18:58

Adriano Barattucci e il suo Corfinio, exquisito licor.

Adriano Barattucci  nacque a Guilmi (Ch). Emigrò in Argentina dove si stabilì a Buenos Aires. All’inizio fece diversi e duri lavori. Poi proprio in questa città realizzò il sogno con il quale era partito dall’Abruzzo. Decise di aprire una attrezzato negozio sulla “avenida Santa Fe” al n.  2462 a cui diede il nome di “La Teatina”. Si specializzò nella vendita di prodotti di pasticceria, dolciumi, confetti e liquori. In più riuscì ad affermare il “Corfinio Barattucci” come “exquisito licor”, un liquore di 39° distillato di erbe, semi e radici, e colorato con lo zafferano Abruzzese. Il Corfinio ha in sé le qualità che Gabriele D’Annunzio attribuì alle genti d’Abruzzo: forte e gentile. Anche la maggior parte degli altri prodotti li importava, se possibile, dal suo Abruzzo e tra questi i confetti Pelino. Appena dopo aprì un annesso negozio di alimentari con pasta, insaccati e prodotti vari. Fu il primo a portare in terra argentina la innovativa e rivoluzionaria impastatrice “Meschini”. Poi acquistò tre carrozze, con cavalli, che adornò con scritte pubblicitarie. Con queste attrezzò un  funzionale servizio a domicilio. I prodotti de “La Teatina” entrarono così anche nelle più importanti case della capitale argentina. Nel campo commerciale il suo nome divenne sinonimo di correttezza e qualità. Lavoratore instancabile, sul posto di lavoro era il primo ad arrivare e l’ultimo ad uscire, seppe guadagnarsi la stima ed il rispetto di tutti. Generoso benefattore dei poveri. Barattucci fu, tra le altre tante cose, consigliere della “Società italiana Unione e Benevolenza”, presidente della “Società Abruzzo” e tesoriere della “Unione Italiana”. Divenuto personaggio, influente e assai considerato, spese le sue energie, soprattutto, per i suoi connazionali più bisognosi.

Geremia Mancini