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27/03/2017, 16:56

La Grotta del Cavallone, una gemma dannunziana

La Grotta del Cavallone è la grotta naturale visitabile più alta d’Europa, con i suoi 1475 mt s.l.m. E’ in Abruzzo, il  ‘piccolo Tibet d’Italia’ con le alte e spettacolari vette  dell’Appennino peninsulare, dagli orizzonti a perdita d’occhio, dalle sterminate vallate,  dal Gran Sasso al Massiccio della Majella, dai monti della Laga alle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo. Si apre nella Valle di Taranta, nel cuore del Parco nazionale della Majella e ricade nel territorio dei comuni di Taranta Peligna e Lama dei Peligni, in provincia di Chieti.  Le prime tracce di una sua frequentazione risalgono al 1666, come segnala un’incisione su un masso accanto all’ingresso, mentre più documentata è l’eplorazione del 1704 ad opera di  Jacinto de Simonibus  Donat'Antonio Francischelli e Felice Stocchetti,  Verso la fine dell’800 fu avviato l’utilizzo turistico con la costruzione di un sentiero scavato nella roccia, mentre all’interno il percorso fu agevolato da scalette in legno. Agli inizi del XX secolo, grazie all’iniziativa del noto pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti, che per la scenografia della tragedia La figlia di Iorio di Gabriele d’Annunzio si ispirò alla grotta del Cavallone, la notorietà del luogo ebbe un’impennata. Il successo del dramma dannunziano valse infatti alla grotta anche la denominazione di “Grotta della Figlia di Iorio” richiamando numerosi visitatori. Determinante nella scelta, fu per Michetti l’immagine della caverna dove i due innamorati Aligi e Mila, protagonisti del testo dannunziano,  si rifugiarono: lui è un giovane della buona società che prossimo al matrimonio con una sua pari, s’innamora della povera popolana Mila considerata dai contadini una strega malefica. Questi la rincorrono per linciarla ma Aligi la protegge conducendola appunto nelle grotte. Una suggestione letteraria che da oltre un secolo ha reso la Grotta del Cavallone uno dei luoghi dannunziani per eccellenza.

Il percorso turistico nella grotta è di circa 700 metri con visite guidate dalla durata complessiva di un’ora. La temperatura all’interno, costante tutto l’anno, è di 10° mentre l’umidità raggiunge in alcuni punti il 90%. Oltre che una meta magica per il visitatore comune la grotta è anche un paradiso scientifico e geologico. Si possono ammirare tre sale maggiori e una serie di passaggi ed ambienti minori ricchi di stalattiti, stalagmiti e laghetti dai nomi evocativi. La Grotta del Cavallone… un luogo imperdibile per gli amanti delle grandi altezze e del paesaggio rupestre.

 

 

Franca Nocera