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09/08/2013, 17:05

‘L’Aquila nuova negli itinerari del Nunzio’ il saggio di Mons.Antonini e vincitore del Premio Editoria Abruzzese

Roccamorice, il piccolo borgo in provincia di Pescara, teatro dell’evento

Roccamorice (Pe)

Uno sperone di roccia proteso verso il vuoto fa da soglia tra le opere d’arte testimoni della storia e la sublime bellezza d’una natura incontaminata. Punto d’incontro tra l’opera dell’uomo e l’insuperabile grandezza del paesaggio, su questo basamento di pietra sta Roccamorice. pittoresco borgo in provincia di Pescara che affaccia su strapiombi di spettacolare bellezza, un balcone su splendidi scorci naturalistici. All’ombra della Majella, a 520 metri d’altitudine, con poco più di mille abitanti, Roccamorice è un villaggio dove sembra si respiri il tempo senza i parossismi della vita attuale, dove tutti si conoscono, dove tradizioni e senso dell’ospitalità sono il tratto perdurante d’una antica attitudine all’accoglienza. Pare che le stradicciole, le case del suo impianto medioevale e gli antichi monumenti siano stati intagliati direttamente sulla montagna, a guisa di sculture affascinanti a stretto contatto con una natura che copiosamente espone un fascino selvaggio.

E’ in questo magnifico contesto ambientale che il 4 agosto, si è svolta la proclamazione dei vincitori del “Premio Editoria Abruzzese 2013 - Città di Roccamorice” e la cerimonia di consegna del riconoscimento agli autori delle opere. I riconoscimenti sono stati consegnati da Nazario Pagano, Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, alla presenza del sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio, e del presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi, Marco Solfanelli. I vincitori  delle sezioni dedicate agli autori abruzzesi sono: Saggistica- Orlando Antonini con ‘L’Aquila nuova negli itinerari del Nunzio’,ricevuto in suo nome da Francesca Pompa, presidente One Group, editrice dell’opera, non essendo stato possibile per il diplomatico vaticano, nunzio apostolico a Belgrado, presenziare alla cerimonia di premiazione; Narrativa: Pasquale Cucco con ‘La rosa e il cormorano’; Poesia: Alessandra Angelucci con ‘Mi avevi chiesto di fermarmi qui’.

Nel libro con la finzione letteraria del viaggiatore che nel 2029, a vent’anni dal devastante terremoto, visita L’Aquila nuova che stupisce in bellezza, l’Autore propone un modello di ricostruzione della città “meglio di come era”. Egli sfida ogni regola codificata con il recupero della regola suprema della bellezza, come stella polare e punto qualificante della ricostruzione. Un’opera di grande valore, dunque, un atto d’amore verso la città capoluogo d’Abruzzo, tra le più belle d’Italia, un contributo concreto per il futuro dell’Aquila e del suo territorio attraverso la valorizzazione del suo straordinario patrimonio architettonico, artistico, storico e ambientale, cespiti su cui fondare una prospettiva di turismo culturale di ampio respiro.

 

a cura della redazione
Mons. Orlando Antonini
Premiazione