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23/07/2013, 11:49

Turismo, una rinascita competitiva

Una nomina abruzzese per la rinnovata Giunta di Confindustria Alberghi

Il Turismo, un settore molto complesso che richiede una macchina organizzatrice ben funzionante e che non macini interessi singoli ma miri a fare quadrato attorno ad un tavolo di idee concrete, risorse economiche pubbliche e private. Fare sistema attraverso lo sviluppo, il coordinamento di tutti quegli steps fondamentali per implementare il Turismo.

La condivisione di best pratice, di esperienze e soluzioni vincenti, rappresenta uno snellimento dei processi di cambiamento dove la praticità e la tempistica sono le mosse giuste.

Giuseppe Vagnozzi, Vice Presidente di Federturismo Abruzzo, farà parte della Giunta dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Una nomina significativa e propositiva per l’imprenditoria turistica abruzzese che avrà voce in capitolo a livello nazionale su proposte e problematiche di rilievo. Una grande sfida quella di Vagnozzi che crede nella forza e nelle enormi possibilità dell’associazionismo capace di conferire a piccole realtà imprenditoriali, una maggiore rappresentanza.

Forte è l’appello di Giorgio Palmucci, Presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che in occasione dell’Assemblea Annuale tenutasi il 9 luglio u.s., ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di fare un cambio di passo per il rilancio dell’economia italiana sotto il profilo turistico-alberghiero. E questo cambio l’ha messo nero su bianco presentando un decalogo di azioni al Ministro Bray:

1. Governance – 161,2 miliardi di euro di fatturato, 10,3 punti su PIL a fronte di 21 politiche del turismo, questo non possiamo più permettercelo.

2. Promozione – Future Brand Index anche per il 2012/2013, mette il marchio Italia al vertice di sole 2 classifiche: Heritage and culture e Tourism. Un marchio forte che è un vero e proprio asset per l’economia. Non sarebbe il caso di usarlo?

3. Classificazione – il mercato chiede trasparenza e riconoscibilità, ma noi abbiamo 21 norme diverse. C’è bisogno di criteri comuni in tutto il Paese. Ridiamo forza alla nostra offerta.

4. Abusivismo – regole chiare e seri controlli. Tuteliamo la legalità, il turista, la qualità dell’offerta e il lavoro di migliaia di operatori.

5. Semplificazioni – liberiamo le energie d’impresa prigioniere della burocrazia. E’ possibile dover chiedere due licenze per lo stesso ristorante?

6. Imposta di soggiorno – abbiamo un record: la più alta d’Europa. Deve scomparire, ma almeno lavoriamo sulle regole.

7. IMU, TARES - un carico insostenibile per l’albergo e poi, perché gli alberghi sono esclusi dal sostegno alle ristrutturazioni?

8. Lavoro – il turismo è occupazione. Una “buona flessibilità” per rilanciare il mercato del lavoro turistico.

9. Mercato – un sistema di offerta frammentato, gli operatori della rete che dettano le regole. Dobbiamo recuperare il nostro prodotto e le politiche commerciali e di vendita.

10. Expo -  la più grande opportunità per il Paese che potrebbe rappresentare anche il più grande rischio per la nostra economia. Non possiamo permetterci di sbagliare.

 

Il tutto può essere sintetizzato con un’equazione algebrica dove l’incognita è la Ripresa Economica:

Fare Sistema : Ripresa Economica = Potere : Volere

Il risultato è     Ripresa Economica= Fare Sistema x Volere / Potere.

Semplice no?!?!

Franca Nocera