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17/01/2017, 10:27

26 Gennaio 2017 – 130°anniversario delle battaglie di Saati e Dogali

Uno spaccato storico che Lanciano commemora per non dimenticare

Il 26 gennaio 1887, al confine tra l'Etiopia e l'Eritrea (presso Dogali), un battaglione di cinquecento soldati italiani  venne attaccato e annientato da circa 10.000 lance abissine. Soldati italiani che  diedero rara e suprema prova di coraggio che catturò l'attenzione di celebri artisti dell'epoca che, nei loro pregevoli dipinti, raffigurarono le ultime fasi della battaglia. Infatti, quei giovani, circondati da ogni parte da migliaia di abissini, senza più munizioni e senza più alcuna speranza di salvare la vita, presentarono le armi ai compagni morti sul campo, in segno di saluto e di rispetto. Poi, inesorabilmente, vennero sopraffatti nella mischia furibonda. Un passo di storia così riporta: II capitano Gennaro Antonio Tanturri, di Scanno (AQ) si trovava al forte di Monkullo quando, da quel forte medesimo, partì la colonna mobile del ten. col. De Cristoforis. II giorno dopo, Tanturri venne incaricato di prestare soccorso alla predetta colonna mobile ma quando, dopo ore di faticosa marcia, giunse nei pressi di Dogali, l'eccidio era ormai compiuto.E' rimasta celebre la frase che egli scrisse nel suo doveroso rapporto ai superiori: "I MORTI DI DOGALI ERANO CADUTI AL LORO POSTO COME FOSSERO ALLINEATI"

Il tristissimo evento colpì profondamente il popolo italiano. A seguito di ciò in numerosissime chiese vennero celebrati riti funebri con addobbo di catafalchi ricoperti di drappi di velluto, fiori e immagini di alcuni di quei militari caduti; vennero pronunciate vibranti omelie e, in moltissime località della penisola. le locali Amministrazioni Comunali realizzarono, d'intesa con la cittadinanza, lapidi e altri monumenti a ricordo di quella tragica battaglia.

Per molti anni successivi a quel disastroso evento le lapidi sparse sul territorio della penisola furono oggetto di periodiche Commemorazioni, poi, pian piano, i fatti di Dogali caddero nel dimenticatoio. Ma nel 2007 qualcosa accadde a Lanciano. L’Amministrazione Comunale della città Medaglia d'Oro al V.M. provvide al ripristino di una prestigiosa lapide dedicata ai Caduti di Saati e Dogali (realizzata da un noto scultore di Orsogna nel 1887) nel quartiere di Santa Chiara, proprio nel luogo dove una volta esisteva una caserma dalla quale  molti militari del circondario partivano per le lontane colonie.

E pertanto anche quest’anno nel 130° Anniversario delle battaglie di Saati e Dogali, la città di Lanciano (Ch) si appresta a ricordarne tutti i Caduti  rendendo un doveroso e sentito omaggio a tutti i combattenti che vi perirono.  La sera del 26 gennaio prossimo, i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine, delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e di Volontariato si stringeranno, insieme alla cittadinanza, attorno all’antica  e artistica lapide  in Largo Santa Chiara, al fine di preservare la memoria di quel drammatico evento che ha mutato il corso della storia. Sarà presente il Gonfalone del Comune di Lanciano, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

E’ da ricordare che nell’anno 2012, il Presidente della Repubblica on. Giorgio Napolitano, ha concesso alla manifestazione un prestigioso Tricolore.

 

Ore 18.00  Arrivo dei partecipanti a Largo Santa Chiara

Ore 18.15 Deposizione di corona di fiori alla Lapide dedicata ai Caduti di Saati e Dogali e brevi allocuzioni.

 

 

 

 

 

 

 

Franca Nocera