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17/05/2013, 17:49

L’etichettatura a tutela della qualità dell’olio d’oliva

Provenienza dell’olio d’oliva, maggiore visibilità sull’etichetta

"Il via libera del Comitato di gestione Ocm Unica alla modifica del regolamento comunitario 29/2012 sulla commercializzazione dell'olio d'oliva è un passo avanti verso la tutela della qualità". Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta il sì definitivo all'indicazione dell'origine dell'olio d'oliva in etichetta, al centro del campo visivo, anzichè in piccolo sul dorso della bottiglia. Una misura, osserva in una nota il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo, “in linea con il Piano di azione previsto dalla Commissione lo scorso anno” per il rilanciare il settore.

Dopo un primo sì, a febbraio, da parte del Comitato Ocm unica, le modifiche al regolamento 29/2012 sono state notificate al WTO, che ha accettato la proposta; a quel punto, in assenza di una maggioranza favorevole o contraria tra i rappresentanti degli stati membri, il dossier è tornato al Comitato di gestione della Commissione europea, che lo ha approvato definitivamente.

Con le nuove regole, in vigore dal  primo gennaio 2014, l'origine dell'olio, attualmente riportata in caratteri piccoli sul dorso della bottiglia, sarà più evidente ai consumatori che, osserva il ministro De Girolamo, "potranno comprendere in modo più semplice la provenienza e sapere quindi se si tratta di olio italiano". Inoltre, continua il ministro, per le bottiglie destinate alla ristorazione "è previsto l'uso obbligatorio di sistemi di chiusura che ne impediscono il riempimento dopo l'esaurimento del contenuto e pertanto, una volta aperte, le confezioni non saranno più riutilizzabili, prevenendo eventuali operazioni fraudolente".

Regole che seguono il solco del Piano d’azione strategico per il settore olivicolo presentato dal commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos lo scorso luglio, commenta la Cia, che ora sollecita l'attuazione delle altre misure proposte da Bruxelles per lo sviluppo del comparto. Stesso auspicio per il ministro: "La decisione di oggi è sicuramente un passo in avanti, ma occorre continuare col massimo impegno nel percorso, che è già stato intrapreso a Bruxelles, per migliorare la competitività del settore".

Regolamento 29/2012

 

Fonte Fasi

a cura della redazione