Sei in: Enogastronomia » Cibo e Vino » Spaghetti alla trappitara
17/06/2018, 19:42

Spaghetti alla trappitara

Questo piatto, ancora oggi, è tradizione mangiarlo e gustarlo nei frantoi, che si chiamavano "trappeti", dove il “trappetaro” manovrava il torchio per la produzione e la trasformazione delle olive in olio extravergine. Anche se di solito si cucina nel mese di novembre, per assaggiare l’olio novello appena spremuto dopo la raccolta delle olive, ora è abitudine mangiarlo sempre. È un piatto veloce e gustoso che si consuma in compagnia mentre si aspetta la molitura delle proprie olive.

L’olivo è una pianta sempreverde, assai longeva e che può facilmente arrivare ad alcune centinaia d'anni. Fondamentale nell'alimentazione, l’olio di oliva costituisce un alimento unico e necessario, per le vitamine, per l’attività antiossidante e per gli acidi grassi. Le proprietà dell'olivo sono tante. Agisce in modo favorevole sul colesterolo, la glicemia, la pressione arteriosa. Le foglie di olivo essiccate sono utilizzate nel decotto contro la gotta ed i reumatismi. Ed ora passiamo alla ricetta  per 4 persone:

400 gr di spaghetti

2 spicchi di aglio rosso di Sulmona

olio nuovo, abbondante

8 peperoni dolci secchi di Altino (BASTARDONE)

peperoncino

prezzemolo

sale q.b.

peperone dolce in polvere

 

Preparazione

Togliere i semi dai peperoni dolci secchi e con le forbici tagliarli a pezzi. Prenderne tre, ridurli in polvere e mettere da parte. Mentre si lessa la pasta nell’acqua salata,in una pentola versare abbondante olio e far rosolare piano due spicchi d’aglio in camicia, (è l’aglio intero non privato della sua pellicina esterna in modo da offrire ai piatti un sapore delicato e in risalto). Togliere gli spicchi di aglio e mettere i peperoni dolci. Far rosolare velocemente facendo attenzione a non bruciarli. Unire un mestolo d’acqua calda della pasta che sta bollendo e cuocere per qualche minuto. Durante la cottura il peperone tenderà ad ammorbidirsi leggermente, colorando l’olio. Scolare gli spaghetti al dente, conservando un poco di acqua di cottura e farli saltare in padella con il condimento. Aggiungere la polvere di peperone dolce e il prezzemolo fresco  tritato. A piacere il peperoncino piccante e un buon bicchiere di vino  rosso di Montepulciano d’Abruzzo

 

 

Luciano Pellegrini