Esistono diversi modi per raccontare la storia di un territorio, uno di questi è quello enogastronomico. Quando in un piatto si incontrano prodotti tipici della terra, maestrìa e tecnologia…ecco che l’opera è compiuta.  In più periodi dell’anno, a prescindere dal momento in cui si versa, si organizzano eventi legati al buon cibo, alla qualità, alla tradizione culinaria, dove scendono in campo chef che trasformano la propria passione in dipinti gustativi che attendono un riconoscimento per la dedizione e la cura profusa nella propria opera e per quell’occasione speciale. Ma ciò non declassa chi non viene premiato. Sappiamo bene che entrano in gioco emozioni, sensazioni e il piacere del bello che sono temi prettamente soggettivi  ma che, in un concorso, devono trovarsi in sintonia in coloro che hanno l’ònere di giudicare e quindi premiare. Ed è questa la forza imperante dei concorsi enogastronomici come quello de “Lu Carrature d’ore”, organizzato dall’Associazione Cuochi Pescara, giunto alla sua 23° edizione e che vede la partecipazione di 30 chef abruzzesi.

L’atto finale è per stasera 20 marzo presso l’Hotel Giardino dei Principi di Città S.Angelo che conclamerà i piatti ed i relativi chef che si sono sfidati in questa competizione. A breve i vincitori.