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31/01/2013, 09:55

Il Diavolo di Tufara (Cb)

Tufara's Devil (CB) ITALY

Altra rappresentazione carnascialesca è il  Diavolo di Tufara, rito ove la lotta eterna e la vittoria del bene sul male sono alla base del cerimoniale dal forte contenuto allegorico che spicca nel panorama delle feste carnascialesche molisane. Celebrata sin dal lontano Medioevo come rito propiziatorio per l’arrivo della primavera, la tradizione folkloristica tufarese si lega alla soppressione del Carnevale, fantoccio al quale si attribuiscono tutti i mali, e quindi alla magia di espulsione del peccato che esorcizza e sconfigge le forze malefiche. La coinvolgente manifestazione ha inizio nel pomeriggio dell’ultimo giorno di Carnevale ed ha per protagonisti sei strani personaggi allegorici, che preparano con cura la vestizione in un luogo segreto del borgo antico. Il Martedi Grasso, come per magia, dal Medioevo balzano fuori tra i vicoli e le case di Tufara, sorprendendo la gente venuta ad assistere al rito. Due maschere in costume bianco, che aprono il singolare corteo, agitano minacciosamente, sollevandola in aria, una falce tagliente introducendo ai visitatori la loro presenza, la personificazione della Morte. Ed ecco spuntare, tra la curiosità generale, l’attore principale della festa: il Diavolo. Indossa una pesante casacca, ottenuta cucendo insieme sette pelli di capra, e porta in viso una paurosa ed antichissima maschera nera di cuoio con una lunga lingua penzoloni, di colore rosso, e sul capo due corna affilate. Il Diavolo, dall’aspetto decisamente impressionante, si agita battendo continuamente a terra il suo tridente di ferro in segno di minaccia. A calmare questo personaggio infervorato tre maschere di incappucciati in abiti monastici, che con l’ausilio di robuste catene legate alla sua cinta, ne trattengono le sfuriate. I tre scudieri sono stati inseriti nel rito solo in un secondo momento, con l’innesto della componente cristiana su quella pagana.

 Tufara's Devil (Cb)


The devil of Tufara is another carnival ceremony , ritual where the eternal struggle and the victory of GOOD over EVIL prevails , it is a strong ceremonial celebration throughout the region of Molise .
Celebrated since the Middle Ages as a rite for the arrival of spring , the Tufara's Mask of the carnival the devil , symbol of indulgence , suffers a modern death . 
Celebrations begin in the afternoon and end when a platoon of soldiers executes the mannequin representing the devil by firing several (live) shots at it . This takes place on the last day of Carnival , "MARDI GRAS " -
The ritual has it that six people wearing traditional dress  are carefully preparing its costumes (dressing)  in the old town , always different each year and kept jealously secret .
The Mardi Gras , as if by magic , from the Middle Ages leap out of the alleys and houses throughout the village , surprising the people that came  to attend the  ceremony .
The parade starts with two masks in white dress decorated with thin strips of multicoloured cloth brandishing a sickle warning to passers - by with the refrain "ah-death" . Immediately after the devil appears , completely covered with goatskin wearing a hideous black mask with horns and stirring constantly beating down his trident of iron as a sign of fear . To calm the Devil ,  three hooded masks appear , and with the aid of strong chains tied to his belt , will hold the outbursts .  The three squires were inserted in the rite only at a later time , with the engagement of the Christian  component of the ceremony .

 T. by Angelo L Ninni - Sydney

Franca Nocera