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24/05/2012, 11:56

La Congiura dei Baroni a Montorio al Vomano (Te)

Storia e rievocazione

Il corteo storico della Congiura dei Baroni che si svolge il terzo Sabato e Domenica di Giugno  rievoca un episodio avvenuto nel 1486: si tratta di una grande battaglia a cui presero parte 500 abitanti della zona di Teramo, protetti da papa Innocenzo VIII.
Nell'anno del Signore 1478, come raccontano le cronache del tempo, le province di Teramo e L'Aquila ricadevano nel regno di Napoli. L'Aquila parteggiava per lo stato pontificio. Al conte Pietro Lalle Camponeschi, originario di L'Aquila, era stata affidata la contea di Montorio. I montoriesi parteggiavano per lo stato pontificio insieme ad un gran numero di baroni che avevano le terre confinanti con le proprietà d'oltre Tevere. I teramani, invece, erano fedeli sudditi del re Ferdinando II d'Aragona: inevitabile era la conflittualità con i montoriesi.

A provocare le ire dei feudatari furono i nuovi balzelli imposti e il comportamento, giudicato "altero ed imprudente", di Alfonso d'Aragona duca di Calabria, che vedeva di malocchio i baroni che erano riusciti ad arricchirsi a scapito della corona e non erano accorsi in suo aiuto nelle guerre da lui sostenute. Avvertiti di ciò i baroni si riunirono a Melfi tramando una congiura. Primo pensiero dei congiurati fu di ricorrere al papa Innocenzo VIII e di sollecitare l'intervento degli Angioini, ma Alfonso d'Aragona, insospettitosi, chiamò a Chieti Pietro Lalle Camponeschi con una scusa, per poi arrestarlo spedendolo prigioniero a Napoli. A questa notizia la città di L'Aquila insorse alzando le insegne del papa.
Quasi tutti i baroni parteciparono a questa insurrezione, mentre Teramo, nel timore di ricadere sotto il dominio degli Acquaviva, si schierò dalla parte degli Aragonesi. Dopo l'arresto del conte Pietro Lalle Camponeschi i cittadini di L'Aquila e di Montorio cominciarono a manifestare pubblicamente contro gli Aragonesi ed in particolare contro Alfonso d'Aragona che, al fine di tenere a freno il malcontento, inviò soldati a L'Aquila ed a Montorio con il compito di reprimere qualsiasi manifestazione e di esigere le gabelle.
Così il 24 giugno, durante la "corsa pazza nuda", che si teneva ogni anno in occasione della festa di San Giovanni Battista, il comandante della guarnigione aragonese a Montorio, Carlo Mezzafaccia, pur non potendo partecipare alla corsa per via della sua età avanzata e perché non era stato invitato dai cittadini montoriesi, decise di gareggiare. Durante la corsa, in prossimità della chiesa, fu superato e, come era usanza, fu bloccato dagli spettatori. Lui, ignaro delle regole, interpretò ciò come un affronto personale e si volle vendicare costringendo la donna più bella presente in quel momento, a baciarlo. Si tratta di Gemma Spada, nobildonna montoriese, moglie di Siviardo Franchi che si infuriò uccidendo Mezzafaccia e, insieme agli altri soldati montoriesi, trucidando la guarnigione aragonese in pochi istanti.
Questa fu la causa che scatenò l'ira di Alfonso d'Aragona che mosse con il suo esercito, aiutato dai teramani, verso Montorio per vendicare l'affronto ricevuto. La battaglia, alla quale presero parte quasi tutti gli stati d'Italia, si svolse nel piano delle Vigne, oggi largo Rosicano, chiamato così per l'impressionante bagno di sangue versato dai soldati. Questo noto fatto storico fu immortalato da diversi scrittori come Camillo Porzio (La Congiura dei Baroni), Vincenzo Runcini (La Difesa di Montorio) e Quirino Celli (Memorie e glorie di Montorio al Vomàno), e si concluse senza vincitori.

La rievocazione storica ripercorre quelle che furono le vicende storiche del comune di Montorio oltre 500 anni fa. Tutto avrà inizio con il corteo storico dei nobili montoriesi: dame, cavalieri e popolani, accompagnati dai soldati montoriesi e aragonesi, preceduti da tamburi e chiarine, partiranno dalla Madonna del Ponte passando per le quattro contrade di San Filippo, il Colle, il Corso e la Strada di sotto, terminando il giro in piazza Orsini. Dove i nobili montoriesi daranno inizio ai festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista con la possibilità per gli spettatori di poter gustare, a un modico prezzo, la cena medievale alla locanda, con piatti tipici dell'epoca.
Nell'odierna rievocazione, le quattro contrade cittadine (il Colle, il Corso, la Strada di Sotto e San Filippo), si confrontano nei giochi della corsa delle carrozze, della corsa con le portantine, della corsa con i trampoli, della ruzzola con le botti e del lancio del ferro di cavallo. Quella che risulta essere vincitrice, riceve un trofeo, che verrà di nuovo messo in palio l'anno successivo.
A chiusura dei festeggiamenti viene riproposta ogni anno la rievocazione della Corsa Pazza Nuda e degli avvenimenti del 1486, a cui fa seguito uno spettacolo pirotecnico.

 


The Conspiracy of the Barons in Montorio al Vomano (Te)


History and reenactment


The Conspiracy of the Barons of the parade which is held the third Saturday and Sunday of June recalls an incident in 1486: it is a great battle in which 500 people took part in the Teramo area, protected by Pope Innocent VIII.
Year of Our Lord 1478, as the chronicles of the time, the provinces of Teramo and L'Aquila fell in the kingdom of Naples. L'Aquila sided with the papal state. The Count Pietro Lalle Camponeschi, a native of L'Aquila, was entrusted with the county Montorio. The montoriesi sided with the papal state together with a large number of barons who had the lands of neighboring properties over the Tiber. The Teramo, however, were loyal subjects of King Ferdinand II of Aragon was the inevitable conflict with montoriesi.

To provoke the ire of the feudal lords were the heavy taxes imposed new and behavior, considered "haughty and imprudent", Alfonso of Aragon, Duke of Calabria, who saw the evil eye of the barons who had managed to enrich themselves at the expense of the crown and were not noticed his help in the wars in which he incurred. Warned of what the barons assembled at Melfi plotting a conspiracy. First thought of the conspirators was to appeal to Pope Innocent VIII, and to solicit the intervention of Anjou, but Alfonso of Aragon, insospettitosi, he called Peter Chieti Lalle Camponeschi with an excuse, then stop sending him prisoner to Naples. At this news the city of L'Aquila rose by raising the banner of the Pope.
Almost all the barons took part in this uprising, while Teramo, in the fear of falling under the dominion of Acquaviva, sided with the Aragonese. After the arrest of Count Pietro Lalle Camponeschi citizens of L'Aquila and Montorio began to demonstrate in public against the Aragonese, and particularly against Alfonso of Aragon, in order to curb the unrest, he sent soldiers in L'Aquila Montorio and the task of suppressing all manifestations and to require the taxes.
So on June 24, during the "mad rush naked", which was held each year on the feast of St. John the Baptist, the garrison commander aragonese in Montorio, Charles Mezzafaccia, although they can not run the race because of his advanced age and because he was not asked by citizens montoriesi, decided to compete. During the race, near the church, was passed and, as was the custom, was blocked by viewers. He, unaware of the rules, interpreted this as a personal affront and wanted to avenge forcing the most beautiful woman present at the time, to kiss him. This is Gemma Sword, montoriese noblewoman, wife of Siviardo Franks who became enraged and killed Mezzafaccia, along with other soldiers montoriesi, slaughtering the garrison aragonese in seconds.
This was the cause that triggered the wrath of Alfonso of Aragon, who moved with his army, aided by Teramo, to Montorio to avenge the affront received. The battle, which took part in almost all states of Italy, took place in the plane of the Vineyards, Rosicano off today, so named for the impressive bath of blood shed by the soldiers. This well-known historical fact was immortalized by several authors such as Camillo Porzio (The Conspiracy of the Barons), Vincenzo Runcini (The Defense of Montorio) and Quirino Celli (memories and glories of Montorio al Vomano), and ended with no winners.

The historical reconstruction recounts what were the historical events of the municipality of Montorio over 500 years ago. Everything begins with the parade of noble montoriesi: ladies, knights and peasants, accompanied by soldiers and montoriesi Aragon, preceded by drums and trumpets, will leave from Our Lady of the Bridge through the four districts of St. Philip, the Hill, and the Course the road below, ending the tour in Piazza Orsini. Where will the noble montoriesi off the festivities in honor of St. John the Baptist with the opportunity for viewers to enjoy, at a modest price, the medieval dinner at the inn, with typical dishes of the time.
In today's commemoration, the four city districts (the Hill, the Corso, and San Felipe Road Under), are compared in the games of the race cars, race with the sedan, the race with stilts, tumbling with the barrels and the launch of the horseshoe. What appears to be the winner receives a trophy, which will be raffled off again the following year.
At the end of the festivities is revived every year re-enactment of the Race Crazy Naked and the events of 1486, which is followed by a fireworks display.

 

Redazione