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21/09/2015, 16:40

Il ritorno del Mammuth

In diecimila lo hanno salutato a L'Aquila

 Lo scheletro di Mammuthus meridionalis, è uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in Europa. Fu scavato e recuperato nel 1954 in una cava di argilla a circa 15 chilometri da L’Aquila, in località Madonna della Strada nel Comune di Scoppito. Databile intorno ad un milione e trecentomila anni fa (Pleistoc ene inferiore), lo scheletro appartiene ad un esemplare di maschio adulto alto 4 metri al garrese e lungo 7 metri dalla punta della zanna all’estremità della coda.

Dopo il sisma che il 6 aprile del 2009 ha colpito duramente la città dell’Aquila, i finanzieri di tutta Italia hanno devoluto una giornata del loro lavoro per lasciare un segno concreto nella ricostruzione e il restauro del patrimonio culturale della città. Una donazione di ben seicentomila euro, che ha reso possibile trasformare, per due anni  di lavoro, il Bastione est del Forte Spagnolo in un vero e proprio laboratorio di restauro dove il prezioso scheletro è stato studiato, analizzato, smontato osso per osso.

Il restauro del Mammuthus meridionalis di Madonna della Strada, è uno tra i più importanti reperti non solo del Museo Nazionale d’Abruzzo ma dell’intero patrimonio culturale dell’Italia e tra i più radicati nell’immaginario collettivo.

L’apertura straordinaria nel fine settimana appena trascorso, di quello che è ancora un cantiere e fortemente voluta dagli istituti regionali del Ministero dei Beni culturali, è stato l’appuntamento clou, imperdibile, delle Giornate Europee del Patrimonio in Abruzzo, ed il Mammuthus, già simbolo del territorio e della sua ricchezza, è diventato l’emblema del grande lavoro di recupero dei Beni culturali che si sta portando avanti sinergicamente, giorno dopo giorno, a L’Aquila e nel cratere sismico.

Un complesso e articolato lavoro, nei diversi ambiti, che ha impegnato tutti gli istituti abruzzesi e non si è mai interrotto, ma anzi trova ora nuovo impulso, anche attraverso i tangibili risultati che man mano vengono raggiunti. E che si riempie di senso proprio nell’adesione entusiasta del pubblico ad iniziative come le Giornate Europee del Patrimonio, che hanno ottenuto un notevole consenso in tutta la Regione, con oltre trenta gli appuntamenti in programma, da Casa D’Annunzio a Pescara ai siti archeologici, dai musei fino all’indiscussa star, il Mammuth aquilano, che dal prossimo anno (dopo il risanamento e l’allestimento della sala) sarà definitivamente riconsegnato ai suoi appassionati e instancabili visitatori.

 

 

a cura della redazione